SOARES, Mario Alberto
Uomo politico portoghese, nato a Lisbona il 7 dicembre 1924. Di professione avvocato e di idee socialiste, si oppose fin da giovane al regime di A. de Oliveira Salazar e, più tardi, a quello di M.J. das Neves Caetano. Più volte imprigionato, dal 1970 fu costretto all'esilio in Francia. Nominato nel 1973 segretario generale del Partito socialista portoghese, rientrò in patria dopo la rivoluzione del 25 aprile 1974. Ben presto s'impose come leader di spicco: eletto all'Assemblea costituente nel 1975, fu ministro degli Esteri dal maggio 1974 al marzo 1975, conducendo le trattative per l'indipendenza dal Portogallo delle colonie africane. Favorevole a uno sviluppo di tipo occidentale che ancorasse il paese all'Europa, venne sempre più contrapponendosi al Partito comunista e a una parte del Movimento delle forze armate, contribuendo così a una svolta moderata e stabilizzatrice della situazione politica. Ministro senza portafoglio (dal marzo al luglio 1975), dall'aprile 1976 all'agosto 1978 fu primo ministro di un gabinetto minoritario socialista e poi in coalizione con il Centro democratico sociale. All'opposizione fino al 1983, ritornò, dopo il successo socialista alle elezioni politiche di quell'anno, alla guida di un governo di coalizione, questa volta con i socialdemocratici (agosto 1983-luglio 1985). Eletto presidente della Repubblica nel febbraio 1986 è stato confermato nel gennaio 1991.
Tra i suoi scritti si ricordano: Escritos políticos (1969); Le Portugal baillonné (1972); Democratização e descolonização (1975); Portugal, quelle révolution? (1976); Entre militantes (1988).
Bibl.: H. Janitschek, Mario Soares: portrait of a hero, Londra 1985; P. Ramos de Almeida, Dicionario politico de Mario Soares, Lisbona 1985.