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AMADORI, Mario

di Paolo Spinedi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
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AMADORI, Mario

Paolo Spinedi

Nato a Verona il 27 sett.1886, studiò chimica a Padova ove si laureò nel 1908; ivi conseguì anche il diploma in farmacia due anni più tardi. Nello stesso 1908 fu assunto come assistente nell'Istituto di chimica generale, allora diretto da G. Bruni, e iniziò la sua attività curando in particolare l'organizzazione dell'Istituto di chimica farmaceutica. Conseguì nel 1913 la libera docenza in chimica generale. Durante questo primo periodo della sua attività scientifica si orientò verso lo studio di problemi di chimica inorganica, dedicandosi in particolare a ricerche sugli equilibri tra sali in soluzione e allo stato fuso, sulla struttura di alcuni composti del tellurio, ecc. Notevoli soprattutto gli studi sulla piromorfite, che gli valsero nel 1920 il premio della fondazione Querini-Stampalia del R. Istituto veneto di scienze, lettere e arti. Nel 1926 fu nominato professore di ruolo di chimica farmaceutica nell'università di Modena. La sua attività fu successivamente dedicata a ricerche di chimica organica, e in questo campo sono da ricordare le sue note sulla costituzione dell'acido tartarico e dei suoi derivati. Di particolare importanza le ricerche sui prodotti di condensazione tra glucosio e p-fenetidine, anisidine e toluidine, che lo condussero alla identificazione di un nuovo tipo di trasposizione (isomerizzazione di un N-glucoside in una isozuccherammina sostituita all'azoto), ormai, entrata nella letteratura di chimica organica con la denominazione di "trasposizione di Amadori". Nel 1940 veniva nominato preside della facoltà di farmacia a Modena, e nell'anno successivo, il 10 agosto, si spegneva in questa città, ancora nel pieno fervore della sua attività scientifica.

Bibl.: Per un elenco completo delle pubblicazioni dell'A., v. J. C. Poggendorff, Biographischliterarisches Handwörterbuch für Mathematik..., V, p. 17; VI, 1, pp. 44-45; v. anche i necrologi di C. Sandonnini, in La Chimica e l'Industria, XXIV (1942), p. 32, e di S. Berlingozzi, in Annuario d. R. Università di Modena,1941-1942, p. 351.

Vedi anche
Johann Christian Poggendorff Poggendorff ‹pòġëndorf›, Johann Christian. - Fisico (Amburgo 1796 - Berlino 1877), dapprima farmacista (1812-20), poi studioso di fisica, quindi prof. di fisica nell'univ. di Berlino (dal 1834). Nel 1826 rese noto il metodo (Metodo di Poggendorff, Johann Christian) che porta il suo nome. Tale metodo, ... liquefazione Passaggio dallo stato gassoso (o aeriforme) allo stato liquido. La liquefazione di un aeriforme può avvenire, per sola compressione, soltanto se l’aeriforme è a temperatura inferiore alla temperatura critica (cioè, propriamente, se l’aeriforme è un vapore, essendo gas a temperature superiori alla temperatura ... acido tartarico Idrossiacido, avente formula HOOCCHOHCHOHCOOH; possiede due atomi di carbonio chirali equivalenti, per cui esiste in forma destrogira, levogira e come mesoforma. La prima è quella di gran lunga più comune; si ritrova in natura nell’uva e in molti frutti e costituisce l’acido tartarico, acido del commercio. ... tellurio Elemento chimico di numero atomico 52, peso atomico 127,60, simbolo Te. Ne sono noti 8 isotopi stabili con peso atomico fra 120 e 130. ● Il tellurio fu scoperto nel 1782 da J.F. Müller, ma fu isolato solo nel 1798 a opera di M.H. Klaproth, il quale gli dette il nome di Tellur. Si trova come tellururo ...
Categorie
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Vocabolario
Marìa
Maria Marìa. – Nome proprio di donna, frequente nel mondo ebraico, forse di antica origine egiziana; in partic., nome della Madonna, madre di Gesù. Le tre Marie, Maria madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Magdala, le quali accompagnarono...
mariano²
mariano2 mariano2 agg. [dal lat. Marianus, der. del nome Marius «Mario»]. – Che si riferisce a Gaio Mario, uomo politico dell’antica Roma (157-86 a. C.), avversario di Silla nelle guerre civili: partito m. (e come sost., i mariani, i seguaci...
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