BEZZI, Mario
Nacque a Milano, il 1° ag. 1868, da Enoch e da Chiarina Aliprandi. Rimasto orfano del padre a tredici anni, fu allevato dallo zio Ergisto Bezzi. Studiò prima a Milano, poi all'università di Pavia, ove fu avviato da P. Pavesi allo studio della zoologia e, in particolare, della ditterologia. Si laureò in scienze naturali nel 1892, avendo già al proprio attivo un discreto numero di pubblicazioni zoologiche; per motivi di famiglia non poté, però, iniziare una carriera scientifica e dovette dedicarsi alFinsegnamento nelle scuole medie. Per dodici anni cambiò spesso sede (Monteleone di Calabria, Macerata, Sondrio) e finalmente, nel 1904,sistabilì a Torino come professore di scienze al liceo Alfieri, rimanendovi ventidue anni. In tutto questo periodo dedicò la propria attività allo studio della sistematica dei Ditteri. Si impegnò dapprima in lavori sulla fauna italiana, riferendosi anche alle raccolte personali, poi nella pubblicazione di circa metà del Katalog der paläarktischen Dipteren (Budapest 1903-07: II, Orthorrhapha Brachycera;III, Cyclorrhapha Aschiza;IV, Cyclorrhapha Schizophora, Pupipara);sidedicò infine, per tutto il periodo torinese, alla ricognizione sistematica dei Ditteri delle diverse parti del mondo, allargando il proprio interesse a problemi biologici generali e di ordine applicativo. Si conquistò così, con un'attività crescente, i cui frutti si concretarono in più di duecento pubblicazioni, in un'imponente collezione (ora in gran parte al Museo di storia naturale di Milano), in conferenze e scritti divulgativi, una fama pari a quella dei maggiori zoologi del suo tempo. Il British Museum, affidandoglì la stesura di alcune monografie, lo volle fra i propri collaboratori. Per "chiara fama"egli venne chiamato, nel 1927, alla cattedra di zoologia generale e alla direzione del Museo zoologico dell'università di Torino, quale successore di E. Giglio-Tos, deceduto nell'anno precedente. Ma sopravvisse di pochi giorni alla sua nomina: inflessibile e rigido di carattere, dotato di profondo senso del dovere e incapace di compromessi, credendosi impari al compito affidatogli, in un momento di sconforto si tolse la vita il 14 genn. 1927.
Il B. fu quasi esclusivamente un ditterologo, ma con ampie basi e larghissime vedute. I suoi studi sulla sistematica si indirizzarono anche verso regioni di somma importanza da un punto di vista biogeografico, allora quasi sconosciute, come l'Australia, le Filippine, Formosa, o appena divenute di moda, come la Cirenaica, la Tripolitania, l'Etiopia. Si dedicò attivamente a problemi di interesse agrario e medico: lavorò infatti alla sistematica dei Tripetidi di tutto il mondo (le famose "mosche della frutta") e a quella dei Ditteri ematofagi; fu inoltre un profondo cultore della speleologia e, anche, un valente studioso delle galle prodotte da insetti (entomocecidi).
Un eccellente contributo è quello dato dal B. allo studio della ditterofauna nivale in una monografia rimasta classica (Studi sulla ditterofauna nivale delle Alpi italiane,in Mem. della Soc. ital. di scienze nat.,IV [1918], pp. 1-164),nella quale elaborò una ripartizione della montagna in livelli faunistici e raccolse una preziosa messe di dati sulla etologia dei Ditteri di alta quota. Un altro problema connesso con questo e al quale il B. lavorò con successo fu quello della riduzione e scomparsa degli organi di volo nei Ditteri (Riduzione e scomparsa di ali negli insetti ditteri,in Natura,VII[1916], pp. 55-132 e 135-182).In questa grossa memoria egli ebbe il merito di collegare i risultati del suo studio con problenù di carattere più generale riguardanti la entomologia, e addirittura la zoologia.
Il B., esemplare figura di ricercatore, ha lasciato una orma profonda nella ditterologia, lavorando con metodo specialistico, ma su larga base, e complessivamente radunando ed elaborando una quantità di dati incredibile: portano il suo nome, fra l'altro, circa la cinquantesima parte delle specie di Ditteri note.
Opere: Alcune notizie sui Ditteri cavernicoli, in Riv. ital. di spel.,I(1903), pp. 8-16; Ulteriori notizie sulla ditterofauna delle caverne,in Atti della Soc. ital. di scienze nat.,XLVI (1907), pp. 177-187; Leptidae et Empididae in insula Formosa a clar. H. Sauter collectae,in Annales historico-naturales mus. nat. Hung.,V (1907), pp. 564-568; Le specie dei generi Ceratitis, Anastrepha e Dacus,in Boll. dei labor. di zool. gen. e agraria… di Portici,III (1909), pp. 273-313; Studies in Philippine Diptera,in Philipp. Journ. of Science. Biology,VIII (1913), pp. 305-332; Contributo allo studio della fauna libica. Materiali racc. nelle zone di Misurata e di Homs (1912-13)…, in Ann. del Mus. Civ. di storia nat. di Genova,XLVI (1914), pp. 165-181; Ditteri raccolti nella Somalia italiana merid.,in Redia, X (1914), pp. 219-233; Rhagionidae et Empididae (of Formosa),in Supplementa entomologica,III (1914), pp. 65-78; The Syrphidae of the Ethiopian region…,London 1915; Studies in Philippine Diptera,in Philippine Journ. of Science.Biology, XII (1917), pp. 107-159; Fruitflies of the genus Dacus sensu latiore (Diptera) from the Philippine Island, ibid., XV (1919),pp. 411-443; Fissicorn Tachinidae with description of forms from Australia and South America, in Proc. of the Linn. Soc. of New South Wales,XLVIII (1923), pp. 647-659; The Bombylidae of the Ethiopian region…,London 1924; Missione del dr. E. Festa in Cirenaica,XI, M. Bezzi, Ditteri di Cirenaica,in Boll. dei Mus. di zool. e anat. comp. della R. univ.(Torino), XXXIX (1924), pp. 1-26; A new Tachinid (Dipt.) from Australia, with notes ori the forims with obliterated fourth Vein,in Ann. and mag. of nat. hist.,XVII (1926), pp. 236-241; Diptera Brachycera and Athericera of the Fiji Islands…,London 1928.
Bibl.: Necrologi: J. M. Aldrich, Entomological News,XXXVIII(1927), p. 128; Boll. della Soc. entom. ital.,LIX (1927), p. 2; Wiener entomologische Zeirschrift,XLIV(1927), p. 80; F. Silvestri, Boll. del labor. di zool. gen. e agraria… di Portici.XX(1927), p. 3; L. Cibrario, Riv. del Club Alpino Ital.,XLVI,n. 3-4 (1927), p. 118; A. Corti. Prof. M. B.,in Boll. dei Mus. di zool. e anat. comp. della R. Univ.(Torino), s. 3, XLI(1927), 3, pp. 1-2. Vedi ancora: B. Parisi, L'attività scient. del Prof. M. B.,in Atti della Società ital. di scienze nat.,LXVI (1927), pp. 287-312; A.Senna, M. B. in Monitore zoologico ital.,XXXVIII(1927), p. 64; B. Parisi, M. B.,in Mem. della Soc. entom. ital.,VI(1927), pp. 165-182; G. B. Trener, La vita e le opere del prof. M. B. ditterologo,in Studi trentini di scienze nat.,IX(1928), pp. 3-5; U. Valbusa, M. B., ibid.,pp. 5-8; E. Seguy, Notice sur l'ceuvre du prof. M. B., ibid.,pp. 9-11; Q. Bezzi, M. B. scienziato alpinista,in Montagne e uomini,I,3 (1949), pp. 100-102; Id., M. B.(1868-1926) in Natura alpina,VIII(1957), pp. 104-108; F.Venturi, M. B. ditterologo,in Atti d. Accad. naz. italiana entom., Rendiconti,XI(1963), pp. 93-109.