Chimico messicano naturalizzato statunitense (Città di Messico 1943 - ivi 2020). Dopo aver completato gli studi in Messico, ha lavorato in Germania presso l'Università di Friburgo e, dal 1968, negli Stati Uniti, presso la California University (dapprima a Berkeley, dove ha conseguito il PhD nel 1972, poi a Irvine, dal 1973 al 1982), e poi presso il Jet propulsion laboratory di Pasadena (1982-89). Dal 1989 è stato professore al Massachusetts institute of technology. Dopo aver condotto, nel periodo trascorso a Berkeley, studi di dinamica chimica mediante radiazione laser, cominciò a interessarsi alle proprietà chimiche dei clorofluorocarburi, composti che a quel tempo erano estesamente impiegati in campo industriale e ritenuti non significativi dal punto di vista dell'impatto sull'ambiente. Nel 1974, lavorando a Irvine in collaborazione con F. S. Rowland, avanzò l'ipotesi che i clorofluorocarburi rilasciati nell'atmosfera potessero causare l'impoverimento dello strato di ozono stratosferico. Nel giungere a questa conclusione M. e Row land si avvalsero, tra l'altro, degli studi sul ruolo degli ossidi di azoto condotti da P. Crutzen. A partire dalla metà degli anni Ottanta, M. si è interessato, in modo particolare, al fenomeno della deplezione dell'ozono stratosferico sull'Antartide, evidenziando il ruolo nell'attivazione del cloro svolto dai cristalli di ghiaccio presenti nelle nubi stratosferiche. Per i suoi contributi ha ricevuto nel 1995, con Rowland e Crutzen, il premio Nobel per la chimica.