MENNITI (o Minniti), Mario
Pittore, nato a Siracusa nel 1577, morto ivi il 1 dicembre 1640. Sembra che, giovane, fosse a Roma amico e discepolo del Caravaggio. Sin dal 1624 risulta residente a Messina, dove trascorse gran parte della sua vita. Coadiuvato da un folto stuolo di aiuti, svolse un'attività intensissima spesso a scapito della qualità delle sue opere, dominate dall'arte del Caravaggio, in parte perdutesi nel terremoto del 1908. La Vedova di Naim, nel Museo nazionale di Messina, considerato il capolavoro del M., rammenta nella festosità dei colori la prima maniera del Caravaggio; e allo stesso periodo sembra potersi attribuire la Resurrezione di Lazzaro, pure nel museo messinese. Più tardi la sua tecnica diventa più superficiale, i colori si fanno più opachi, come nel S. Benedetto della chiesa dell'ex-monastero di San Benedetto. Firmato e datato (1637) è il grande quadro con la Madonna e Santi, rimasto intatto tra le rovine della chiesa di Porta Salvo. Citiamo, tra le altre opere del M., a Messina: il Cristo alla Colonna, della congregazione del nome di Gesù, la Nascita di Cristo nella chiesa di S. Francesco, l'Annunciazione nell'oratorio dei Bianchi; a Palermo una S. Maddalena nella chiesa dell'Olivella, a Siracusa quadri nell'oratorio di S. Domenico; ecc.
Bibl.: E. Mauceri, Su M. M. pittore siracusano del sec. XVII, in Rass. bibl., XIII (1910), pp. 136-38; id., in Boll.d 'arte, IV (1924-25), pp. 564-65; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.).