TOZZI, Mario
Pittore, nato a Fossombrone (Urbino), il 30 ottobre 1895. Allievo dell'Accademia di belle arti di Bologna, conseguì il premio del Ministero della pubblica istruzione. Volontario di guerra e decorato al valore. Visse a Parigi dal 1920; attualmente risiede a Roma. Ha partecipato alle più importanti mostre nazionali ed estere. Alla II Quadriennale ottenne uno dei premî. Sue opere nelle gallerie d'arte moderna di Milano, Berna, Grenoble, Berlino, Leopoli, Mannheim, Mosca e al Jeu de Paume di Parigi.
L'opera del T. denunciò a lungo la sovrapposizione dell'intellettualismo cubista (derivazioni da Picasso, Braque) e dell'immaginismo cosiddetto metafisico (De Chirico, De Pisis); del gusto della vita meccanica, inanimata, simbolistica, a un certo vagheggiamento di monumentalità classica. Meglio in nature morte di bei grigi, rosa, azzurri, neri, oro, che in altre più complicate invenzioni, il pittore arriva a un suo lirismo tra ermetico e decorativo. Da queste alquanto aride formulazioni d'un gusto prevalentemente fondato sugl'incastri della geometria piana e solida, il T., in questi ultimi anni, nei quali fu più spesso a contatto con la cultura italiana, viene riuscendo a un più caldo senso compositivo e pittorico e a un meno astratto concetto di tradizione. Buona prova la pittura murale nel palazzo del comando della Milizia in Roma. Le immagini, perduto quel meccanico e schematico, dove sfuggono alla fredda accademia - e anche qui il meglio va cercato soprattutto in nature morte e piccole composizioni - attingono, per un sentimento più arioso e immediato di spazialità e un luminismo chiaroscurale di toni acri, mordenti, una loro precisione e distinzione formale. Frutta in riva al lago, Autunno, sono di queste nature morte. Si segnalano inoltre: Geometria, La domestica, La finestra aperta sul cielo, Tavolino da notte, Il figlio del fattore, Omaggio a un umanista. Altre opere: La toletta del mattino, Venere e le sue incarnazioni, Omaggio a Claudel, L'artisia nel suo cosmo, Miraggio, Il sogno del contadino, Madre e bimbo, Il ciclo della vita, Pausa nell'atelier.
Bibl.: I. Casson, in La Revue Hebdomedaire, 20 agosto 1932; H. Heiemaier, in Deutsche Kunst und Dekoration, maggio 1930; W. George, in Formes, settembre 1931; E. D'Ors, M. T., Parigi 1932; V. Guzzi, in Nuova Antol., 1° maggio 1934; V. Costantini, in Pittura ital. contemp., Milano 1934 (con bibl.).