Allasio, Marisa (propr. Maria Lucia)
Attrice cinematografica, nata a Torino il 14 luglio 1936. È divenuta celebre grazie al famoso film di Dino Risi Poveri, ma belli (1957) in cui interpreta Giovanna, una ragazza che gioca con gli uomini conscia della sua prorompente bellezza. Negli anni Cinquanta questo suo personaggio ha rappresentato un nuovo tipo di donna, maliziosamente spregiudicato, che tenta di compiere i primi passi verso la libertà sessuale, pur nei limiti di una moralità tradizionale e piccolo-borghese e che, utilizzando principalmente la sua avvenenza, cerca di uscire dai soffocanti confini della vita familiare e di conquistarsi un suo spazio e una sua visibilità sociale.
Figlia dell'allenatore di calcio Federico, seguì il padre negli spostamenti legati alla sua professione e visse prima a Genova, poi a Roma, dove studiò recitazione con l'attrice teatrale Wanda Capodaglio. Il suo primo ruolo importante nel cinema risale al 1954 con il film Cuore di mamma di Luigi Capuano, mentre in precedenza aveva lavorato come comparsa. Nel 1957 fu la protagonista, al fianco di Maurizio Arena e Renato Salvatori, di Poveri, ma belli e si affermò così come una delle attrici più popolari e amate del periodo.
Nei successivi ruoli ripropose fondamentalmente lo stesso personaggio caratterizzato da una miscela di ingenuità, sfrontatezza e rassicurante civetteria tipica delle figure femminili che contribuirono al successo del cosiddetto neorealismo rosa. Nel film Susanna tutta panna (1957) di Steno è una pasticciera depositaria della ricetta segreta di una torta, chiamata appunto Susanna. Sempre nel 1957 interpretò quindi Marisa la civetta, commedia di Mauro Bolognini che cerca di cogliere, grazie alla sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, qualche sintomo di trasformazione della società; Belle, ma povere, il seguito di Poveri, ma belli ancora di Risi e sempre con Renato Salvatori e Maurizio Arena; The seven hills of Rome (Arrivederci Roma!) di Roy Rowland, con Mario Lanza e Renato Rascel. Nel 1958 interpretò con Nino Manfredi e Paolo Ferrari Camping, primo film di Franco Zeffirelli, e fu di nuovo accanto a Nino Manfredi e con Alberto Sordi nel film di Risi Venezia, la luna e tu. Nello stesso anno fu anche la sonnambula innamorata nel film di Gianni Puccini Carmela è una bambola, e poi venne diretta dal regista tedesco Hans Schott-Schobinger in Nacht wie Gott sie schuff (Nudi come Dio li creò). Sempre nel 1958 abbandonò il cinema per sposare il conte Pierfrancesco Calvi di Bergolo.