Marissa Mayer. Top-mama a Silicon Valley
Giovane, bella e potente, Marissa Mayer, dirigente di Google, è recentemente passata a guidare Yahoo! In ottobre ha dato alla luce un figlio. Un simbolo dell’emancipazione femminile.
Marissa Mayer è diventata nel 2012 una delle donne più potenti d’America e forse del mondo. Ed è pure bella, commentano i suoi biografi maschi: 37 anni, capelli biondi e occhi azzurri.
Ex vicepresidente di Google, è dal 17 luglio 2012 il nuovo amministratore delegato di Yahoo!: compare nella classifica delle 100 donne più potenti del mondo stilata da Forbes ed è la più giovane a essere mai entrata in graduatoria. La nomina di uno dei maggiori cervelli della Silicon Valley ha rappresentato un bel colpo per Yahoo!, che punta a rilanciarsi dopo anni difficili: Marissa Mayer ne è diventata il quinto amministratore delegato negli ultimi cinque anni – durante quella che si può considerare una complessa fase di transizione per l’azienda – dopo 13 anni trascorsi in una delle aziende più importanti del mondo, Google, dove è passata da semplice ingegnere a vicepresidente.
Ma soprattutto, ha fatto scalpore che il top executive scelto da Yahoo! non sia un uomo, ma una donna: un bel successo personale in un mondo dove il soffitto di cristallo è difficile da sfondare, ma anche un notevole successo per l’intero genere femminile.
Mayer si è laureata cum laude in Scienze informatiche alla Stanford University, specializzandosi in Intelligenza artificiale, per ricevere infine un dottorato honoris causa nel 2009 dall’Illinois Institute of Technology per il suo lavoro di ricerca sul campo. Nello stesso anno è stata nominata donna dell’anno da Glamour. Pur non sembrando destinata a percorrere la strada dell’hi-tech, la storia di Marissa Mayer si intreccia con Google.
È stato il corso universitario di scienze informatiche ad affascinarla e a cambiare la sua vita, ma un ruolo importante sembra averlo giocato anche il caso: narrano i suoi biografi che dopo la laurea, mentre valutava le offerte di lavoro inviate alla sua casella di posta elettronica e cestinando molti messaggi senza nemmeno leggerli, arrivata all’ennesima mail per errore abbia premuto il pulsante spazio al posto di cancella: era la proposta di un colloquio da Google.
È stata la prima donna assunta nell’allora startup di Mountain View, nel 1999, e uno dei primi 20 dipendenti dell’azienda. Ha iniziato scrivendo una guida per aiutare i neoassunti a capire il linguaggio della ricerca on-line, per poi partecipare all’evoluzione di progetti chiave, come Gmail, accumulando brevetti sull’intelligenza artificiale e sul design delle interfacce. Nominata di recente a capo del servizio di geolocalizzazione, comprendente anche Google Maps, faceva anche parte della commissione operativa di Google, composta da un piccolo gruppo di dirigenti tenuti in seria considerazione dai cofondatori dell’azienda, Larry Page e Sergey Brin.
Se le trattative per la sua nomina, iniziate alla fine di giugno, sono state condotte in estrema riservatezza, appena resa pubblica la notizia Marissa ha scelto di mostrare il suo lato umano facendo un annuncio molto personale rendendo pubblica la sua gravidanza (la nascita del figlio è avvenuta il 1° ottobre). A tutt’oggi è membro di più consigli di amministrazione: quello del San Francisco Museum of Modern Art, del San Francisco Ballet, del New York City Ballet, del Cooper-Hewitt, del National Design Museum e di Walmart. È nota per essere un leader carismatico e, avendo guidato per anni il programma di formazione dei manager interno a Big G, è ora in grado di portare in Yahoo! una vasta rete di relazioni.
Durante i suoi primi due mesi in Yahoo! ha già fatto sollevare più di un sopracciglio la sua decisione di non badare a spese per mettere a proprio agio i dipendenti in questi tempi di ristrettezze, nello stile grandioso ereditato da Google: cibo e bibite gratis a volontà, luci accese fino a tardi, una costosa festa di Natale in programma, nuovi smartphone in regalo per tutti.
E nella prima settimana di settembre ha deciso di investire nel business delle tecnologie pubblicitarie, rifiutandosi di dismettere Right Media, come previsto prima del suo arrivo. Una mossa che tutti gli addetti ai lavori e i concorrenti, Google in testa, stanno studiando con attenzione.
Ventunesima
La Mayer è al 21° posto nella classifica 2012 delle 100 donne più potenti del mondo proposta da Forbes.
Scorrendo la classifica si scopre che l'avvenente Marissa è sicuramente in buona compagnia: sono infatti 25 i top manager in gonnella alla guida dei vari colossi dell’economia mondiale, con bilanci da gestire per complessivi 984 miliardi di dollari. Si piazzano davanti a lei nella classifica i boss di aziende del calibro di Pepsi, Kraft, IBM, Hp, Xerox, Facebook, Petrobras: colleghe magari più potenti, è vero, ma che certamente avranno da invidiarle la giovane età.