Fisico polacco (Brühl, Vienna, 1872 - Cracovia 1917); dopo un periodo presso l'univ. di Vienna e alcuni soggiorni di studio a Parigi presso G. Lippmann, a Glasgow nel laboratorio di Lord Kelvin e a Charlottenburg con E. Warburg, nel 1899 venne nominato prof. di fisica teorica all'univ. di Leopoli. Dal 1913 prof. di fisica all'univ. di Cracovia. Erede spirituale di L. Boltzmann, condusse fondamentali ricerche in meccanica statistica sulla teoria delle fluttuazioni di densità, sull'opalescenza critica, sulla statistica dei colloidi. Nel 1905 formulò, indipendentemente da A. Einstein, una teoria del moto browniano basata sulla teoria cinetica dei gas. A S. si deve l'introduzione del concetto di Wahrscheinlichkeitsnachwirkung, cioè delle probabilità condizionate, premessa al concetto più generale delle funzioni di correlazione. La sua teoria molecolare della reversibilità dei processi termodinamici irreversibili e della ricorrenza degli stati anormali, rappresentò un contributo fondamentale all'interpretazione statistica del secondo principio della termodinamica.