ROTHKO, Mark
Pittore nordamericano, nato a Dvinsk (Russia) il 25 settembre 1903, negli S.U.A. dal 1913, dal 1926 a New York dove ha studiato con Max Weber (uno dei più influenti espressionisti americani dalla natura profondamente religiosa affiorante attraverso la sua eredità ebraica). Attraverso l'espressionismo e il surrealismo, R. è arrivato a quella che possiamo considerare la pittura più rivoluzionaria e più autoctona negli S.U.A. insieme a quella di Clyfford Still e altri. R., infatti, respinge tutti i mezzi pittorici tradizionali e le sue tele sono ridotte a pure superfici di colore steso orizzontalmente in larghe zone che hanno grande valore suggestivo e ottengono l'effetto desiderato dall'artista, cioè di non descrivere un'esperienza ma essere i quadri stessi un'esperienza soggettiva per ogni spettatore. Prima personale nel 1945; presente alla XXIV (1948) e XXIX (1958) Biennale di Venezia.
Bibl.: D. Ashton, M.R., in Arts and architecture, LXXIV, agosto 1957, p. 8 segg.; LXXV, aprile 1958, p. 8 segg.; E. de Kooning, in Art News annual, 1958, pp. 86-97; P. Selz, M.R., New York 1961.