Strand, Mark
Strand, Mark. – Poeta, traduttore e saggista statunitense (n. Summerside, Isola Principe Edoardo, 1934). Si laurea presso l’Antioch College in Ohio, studia arte a Yale alla fine degli anni Cinquanta e nel 1960-61 vince una borsa di studio e si reca in Italia per approfondire la poesia italiana del 19° secolo. Nel 1964 esordisce con Sleeping with one eye open, cui fanno seguito altri sei volumi di versi, poi confluiti in parte nei Selected poems del 1980. Nel decennio successivo sembra abbandonare la poesia e si dedica alla traduzione (da C. Drummond de Andrade, R. Alberti e Dante), alla prosa, con gli aforismi di The monument (1978; trad. it. 2010) e i bizzarri racconti di Mr. and Mrs. Baby (1985; trad. it. 1987), ma anche alla critica d’arte, che più tardi gli ispira le variazioni critico-narrative su Edward Hopper (1994; trad. it. 2003). Nel 1990 torna alla poesia con The continuous life, è nominato poeta laureato degli Stati Uniti e intraprende una fitta produzione in versi, da Blizzard of one (1998), che vince il premio Pulitzer, a Chicken, Shadow, Moon & More (2000; trad. it. 2010) e a Man and Camel (2006; trad. it. 2007). Recenti sono le poesie in prosa di Almost invisible (2012). Considerato uno degli autori più eminenti della scena internazionale, coniuga quotidianità e straniamento. La progressiva fama ottenuta in Italia è segnata dalle sempre più ampie antologizzazioni del suo lavoro, da L’inizio di una sedia (1999) a Il futuro non è più quello di una volta (2006) e a L’uomo che cammina un passo avanti al buio (2011).