TOBEY, Mark
Pittore, nato a Centerville, Wis., l'11 dicembre 1890; è considerato il fondatore della pittura calligrafica in Occidente. Frequentò le scuole serali per l'acquarello dell'Art Institute di Chicago. Nel 1917 tenne a New York la prima personale di ritratti. Dal 1922 si stabilì a Seattle. Nel 1925-27 viaggiò in Europa e nel Vicino Oriente, nel 1931 in Messico; dal 1931 al 1938 insegnò pittura in Inghilterra, a Dartington Hall (Totnes, Devonsh.). Fondamentale, per lo sviluppo della sua arte, un soggiorno da lui fatto in Cina e Giappone nel 1934; in Giappone, in un monastero Zen, apprese anche la calligrafia cinese e la tecnica della pennellata orientale.
La mostra personale alla Willard Gallery di New York nel 1944, dove espose 19 gouaches del periodo 1935-44, lo rivelò alla critica come il fondatore della "scrittura bianca", uno dei più originali contributi dell'arte americana all'Occidente: la luce è considerata elemento unificatore dell'opera d'arte; senza ricorrere a forme note o simboli familiari i moti dell'animo umano sono espressi da segni finissimi generalmente bianchi che si incrociano come reti trasparenti su fondi dai colori sobri.
Dopo la seconda guerra mondiale si sono succedute le mostre personali e collettive; tra le più importanti personali ricordiamo: 1951, New York, Whitney Museum of American art, retrospettiva, 1917-1950; 1955, Chicago, Art Institute, retrospettiva; 1955 Londra, Institute of Contemporary Arts; 1958 Parigi, galleria Stadler; 1958 Venezia, XXIX Biennale (dove ha ottenuto il primo premio internazionale per la pittura). Sue opere si trovano nelle principali collezioni americane e europee.
Bibl.: Cat. della XXIX Biennale Internazionale d'arte, Venezia 1958, pp. 344-347; H. Vollmer, Künstlerlexikon des XX. Jahrh.s, IV, Lipsia 1958, pp. 451-452; E. B. Thomas, M. T., Seattle 1959.