Scrittore svizzero-tedesco (Eschlikon 1944 - Sciaffusa 2016). Narratore della marginalità e della devianza, nei suoi scritti ha rappresentato con distacco e ironia la precarietà di ogni equilibrio esistenziale, sottolineando l’oppressione della quotidianità e la tragica logica della vita, che osserva con sguardo disincantato e a tratti comico. Tra le sue opere: Zündels Abgang (1984; trad. it. Zündel se ne va, 2008), Froschnacht (1985), Die kalte Schulter (1989; trad. it. Di spalle, 2003), Bis bald (1992; trad. it. A presto, 2006), Festland (1996; trad. it. Terraferma, 1998) e Der ägyptische Heinrich (1999; trad. it. Enrico l’egiziano, 2011).