MARNA (A. T., 32-33-34)
Dipartimento della Francia, che ha per capoluogo Châlons-sur-Marne (32.307 ab.) e comprende le sottoprefetture di Vitry-le-François (8876 ab.), Épernay (20.598 abitanti) e Reims (112.820 ab.).
Il territorio, che costituisce la parte orientale del bacino di Parigi, presenta grande varietà di regioni geografiche. Da O. verso E. vi affiorano strati sempre più antichi: sabbie e calcari terziari nel Tardenois, arpilla nella Champagne arida, argille e sabbie dell'Infracretacico nella Champagne umida.
L'altipiano del Tardenois, estremità dell'Île-de-France, ha valli strette dai fianchi ripidi (Petit-Morin, Grand-Morin, Vesle) che offrono poco spazio alle colture e ai villaggi. La superficie dell'altipiano è coltivata a grano e a barbabietole; nelle zone argillose si coltivano i legumi, mentre le sabbie sono coperte da boschi.
Il Tardenois scende sulla Champagne arida con una côte densamente popolata, il cui suolo leggiero, poroso, asciutto, è adatto alla viticoltura. Procedimenti di fabbricazione molto accurati ricavano da queste vigne i famosi vini di Champagne (v.). La vigna occupa 11.070 ha.
La pianura della Champagne, che ha un'altitudine media di 250 m., è una grande distesa arida, scarsamente popolata (30 ab. per kmq.), povera di humus e poco fertile. La popolazione vive raggruppata in villaggi situati di preferenza nelle valli (Marna), poco numerose, larghe e a debole pendenza. Al piede dei versanti in pendio dolce sgorgano grosse sorgenti, dette sommes. Anche i centri più importanti sono centri di valle, come Châlons-sur-Marne. Per lungo tempo la regione fu coperta da lande adibite a pascolo per le pecore: da questo allevamento nacque l'industria della lana, che fiorisce ancora a Reims (97 stabilimenti con 3045 operai); i terreni trasformati da lavori, eseguiti nel sec. XIX, si possono coltivare a grano e avena; il resto ha avuto un rimboschimento di pini, che forniscono legno per combustibile e per pali di miniere.
La Champagne arida, che discende sulla Champagne umida per mezzo di un'altra côte, ha suolo siliceo e umido, poco adatto alle colture; le foreste e i pascoli occupano più largo posto. Il sottosuolo offre alcune risorse: fosfato, minerale di ferro, argilla da mattoni, sabbia da vetrerie. La popolazione, molto sparsa, vive in fattorie e in villaggi in cui le case sono costruite di paglia impastata con argilla. La città principale, Vitry-le-François, occupa una posizione strategica all'entrata della côte della Champagne umida. Per il lembo settentrionale del dipartimento che rientra nelle Argonne, v. a questa voce.
Il dipartimento (superficie kmq. 8180), che fa parte dell'antica Champagne, fu duramente colpito dalla guerra: i 431.822 abitanti che aveva nel 1911, erano discesi nel 1921 a 363.382; sebbene nel 1926 la popolazione fosse risalita a 397.773 ab. e a 412.156 nel 1931, la densità rimane scarsa (50 ab. per kmq.). Tra la popolazione si contano 1500 stranieri (Belgi, Spagnoli, Italiani). Il dipartimento è importante zona di transito ed è traversato da due grandi strade internazionali: quella da Parigi a Namur, che passa per Reims, e quella Parigi-Strasburgo-Monaco, che passa per Châlons-sur-Marne. L'economia è varia: nella coltura dei cereali predomina il grano (74.810 ha., con un milione e mezzo d'hl.); vengono poi la segale (26.200 ha., con 285.580 hl.) e l'orzo (20.250 ha., con 498.150 hl.). I pascoli, che occupano una superficie di 52.000 ha., alimentano soprattutto montoni (143.920 capi) e poi bovini (99.440). Vi sono inoltre l'industria dei vini detti di Champagne (Épernay, Reims) e alcuni stabilimenti metallurgici (Champagne umida).
Bibl.: P. Vidal-Lablache, Tableau de la géographie de la France, Parigi 1905, cap.: Le bassins parisien en amont de Paris; E. de Martonne, Les régions géographiques de la France, Parigi 1921, cap. 3°: Picardie et Champagne; E. Chantriot, La Champagne. Étude de géographie régionale, Parigi 1906.