MAROBODUO (Maroboduus, anche Marobodus)
Re della tribù germanica dei Marcomanni al tempo di Augusto. Nella sua giovinezza fu a Roma ospite dell'imperatore. Circa il 9 a. C., dopo le campagne vittoriose di Druso contro i Marcomanni, egli li trasportò dalla zona del Meno in Boemia, rimasta povera di uomini per la migrazione dei Boi (60 circa a. C.), e qui tento di costruire un vasto regno, che avesse l'appoggio dei Romani e nello stesso tempo si mantenesse indipendente dalla sovranità romana: politica difficile di equilibrio, che M. seppe prolungare per molti anni, riuscendo a sottomettere a sé parecchie altre tribù germaniche e portando i confini del suo stato a circa 350 km. dall'Italia, mentre a nord si stendeva nella regione dell'Elba. Circa il 6 a. C. seppe superare felicemente, grazie all'aiuto venutogli dalla rivolta dei Pannoni e dei Dalmati contro Roma, una minaccia di spedizione contro di lu), comandata da Tiberio. Fedele al suo programma, si astenne dalla lotta organizzata da Arminio contro i Romani (9 d. C.) e anzi restituì ad Augusto il cadavere di Varo, che come invito alla cooperazione Arminio gli aveva inviato. Ne derivò una tensione con le tribù che seguivano Arminio. M., abbandonato da alcune tribù alleate, fu nel 17 d. C. sconfitto dai Cherusci di Arminio e fuggì in Italia a chiedere aiuto all'imperatore. Ma questi ritenne infido M., e in omaggio del resto alla politica di non intervento in Germania, decisa dopo la rotta di Teutoburgo, lo confinò a Ravenna, dove M. visse ancora 18 anni.
Bibl.: V. le storie generali dell'impero e la bibliografia s. v. arminio. Inoltre: L. Schmidt, Geschichte der germanischen Frühzeit, Bonn 1925, pp. 85 segg., 113 segg.; V. Gardthausen, Augustus und seine Zeit, Lipsia 1904, I, 3, p. 1151 segg.; II, p. 758 segg.; A. Stein, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIV, col. 1907 segg. Per l'importanza dei Marcomanni in Boemia, v. H. Predel, Die germanischen Kulturen in Böhmen und ihre Träger, II, Kassel 1930, p. 129 segg. Per la politica romana verso M., cfr. anche A. v. Premerstein, Ein Elogium des M. Vinicius, in Jahreshefte des österreichischen Archäologischen Institutes, VII (1904), p. 215 segg.