MAROCCO (XXII, p. 388) - Popolazione (p. 392)
Il censimento eseguito nel Marocco francese l'8 marzo 1936 ha dato una popolazione di 6.296.012 ab. di cui 6.059.509 marocchini e 236.503 stranieri. Fra questi ultimi si contavano 177.018 Francesi, 23.645 Spagnoli e 15.645 Italiani. Degli indigeni 5.898.197 sono musulmani e 161.312 ebrei. Il censimento rileva un considerevole accrescimento della popolazione di alcuni centri urbani. Casablanca (il più considerevole di tutti) raggiunge 258.567 ab., dei quali 75.349 sono Europei. Fez ne conta 144.343, di cui 9553 Europei.
Condizioni economiche (p. 395). - Le condizioni economiche del Marocco hanno risentito gravemente della crisi generale, né sino ad ora si è avuto accenno di una ripresa notevole. Così il commercio d'importazione è disceso da circa 2 miliardi nel 1931 a 1139 milioni nel 1935; quello di esportazione da 1275 milioni nel 1928 a 621 nel 1935; le coltivazioni agricole, che formano la principale risorsa, palesano una diminuzione per quanto riguarda la produzione del frumento, discesa a soli 3.604.000 quintali nel 1936, mentre è in aumento l'orzo (15.300.000). La produzione del vino è stata di soli 450.000 ettolitri, circa un terzo di quella della Tunisia; quella dell'olio di oliva di 65.000 quintali, poco più del doppio di quella della Tripolitania. Un'importanza considerevole assume, invece, l'allevamento degli ovini e la produzione della lana che nel 1935 ha toccato quasi le 10.000 tonn., quasi equivalente alla produzione italiana. Per quanto riguarda la produzione mineraria rappresentata specialmente dai fosfati, la quantità oscilla tra uno e due milioni di tonn., poco inferiore a quella della Tunisia. Nel Marocco spagnolo si è avuto un considerevole aumento nella produzione del minerale di ferro risalito nel 1935 a1.168.000 tonnellate.
Comunicazioni e porti (p. 393). - Il governo del protettorato continua alacremente nella cura intesa a sviluppare sempre più la rete stradale. Un sensibile miglioramento rappresenta la costruzione della ferrovia Fez-Oudjda dello sviluppo di km. 355, inaugurata il 24 maggio 1934, che viene a saldare la rete marocchina con quelle algerina e tunisina, formandone un tutto continuo da Tunisi a Marocco (Marrakech).
Finanze (p. 397). - Le ripercussioni della crisi generale nel Marocco francese, specialmente grave per l'economia agricola, oltre a una particolare crisi di sviluppo del paese e a cattive annate agrarie, hanno inciso fortemente sulle entrate di bilancio aggravando il deficit nel 1934 e costringendo nel 1935 ad intensificare la già iniziata compressione delle spese. Nonostante il persistere degli scarsi raccolti, la situazione nel 1937 poteva però considerarsi in via di miglioramento, grazie soprattutto al rialzo dei prezzi dei cereali. Il franco marocchino ha seguito le vicende di quello francese (v. francia, App.) e dal 31 dicembre 1936 non è più convertibile in oro ma in franchi francesi. Al 31 dicembre 1937 i biglietti in circolazione ammontavano a 550 milioni e le riserve erano di 103 milioni in oro e 450 in franchi francesi. I risultati della rivalutazione delle riserve sono stati messi a disposizione del governo, per spese straordinarie economico-sociali.
Nella zona spagnola, in seguito alla guerra, circolano attualmente due monete di valore differente: i biglietti della Banca di Spagna stampigliati dal governo di Burgos e quelli senza stampiglia che hanno corso legale per il governo di Valenza.
Il deprezzamento della moneta spagnola ha fortemente turbato il regime monetario nella zona di Tangeri, per cui il 28 dicembre 1936 fu votata una legge che sospende il corso legale della peseta: cosicché unica moneta legale è ora il franco marocchino.
Bibl.: V. l'Annuario della Società delle Nazioni.