MARON (Μάρων)
Personaggio mitico della Tracia, collegato con la cerchia dionisiaca e a volte detto figlio di Dioniso stesso.
Accanto a questa divinità ebbe culto nella città di Maroneia, ed è anzi probabile che egli fosse il sileno locale così come Marsia era il sileno di Kelainai. In Omero (Od., ix, 40 ss.) M. è invece sacerdote di Apollo nella città tracia di Ismaros e offre a Odisseo un otre di vino che servirà poi per domare il ciclope. Panofka aveva tentato di riconoscere l'eroe su alcune monete di Maroneia in cui sembra invece di dover riconoscere Dioniso. Recentemente un cratere àpulo da Lipari ci offre per la prima volta un'immagine sicura dell'episodio omerico ponendo di fronte a un Odisseo irsuto e tormentato un M. giovanile e apollineo con la tiara, il manto e il portamento solenne di un principe orientale, accompagnato da Opora, la personificazione dell'opulenza del raccolto.
Bibl.: E. Panofka, in Arch. Zeit., IX, 1951, p. 341; Roscher, II, p. 2382; Pauly-Wissowa, XIV, 1894-97, p. 1911; L. Bernabò Brea, Il castello di Lipari e il Museo Archeologico Eoliano, Palermo 1958, p. 76; F. Brommer, Vasenlisten, 2a ed., Marburg 1960, p. 310.