MARRUVIUM o MARRUBIUM
Capoluogo dei Marsi, ad E del lago Fùcino, in località detta La Civita, presso S. Benedetto (Pescina). Una strada che si diramava da Cerfennia la univa alla via Valeria (Strab., v, 4, 2; Plin., Nat. hist., iii, 1o6; Verg., Aen., vii, 750; Sil. It., viii, 5o5; Tab. Peut.; Geogr. Rav., iv, 34). Da alcune iscrizioni e dal Lib. Col. (Lachmann, 229) sappiamo che fu municipio ascritto alla tribù Sergia, retto da quattuorviri e duoviri iure dicundo. I reperti più antichi sono attribuibili alla prima Età del Ferro. Del III-II sec. a. C. sono due iscrizioni in dialetto marsico (Vetter, 224-5).
La cattedrale di S. Sabina, ora distrutta, sarebbe sorta, secondo la tradizione, sul sito del Capitolium, ma nei pressi si rinvengono specialmente titoli funerarî latini.
Sono visibili i resti della cinta muraria, dell'anfiteatro, delle terme e di due monumenti funerari romani, e vicino a questi ultimi un tratto di strada lastricata con allineamento SE-NO. Notevoli fortificazioni in opera poligonale in località Roccavecchia (Pescina).
Un'altra Marruvium, situata in territorio sabino, è ricordata da Dion. Hal., I, 14, Μαρούϊον.
Bibl.: D. Romanelli, Topografia istorica del R. di Napoli, III, 1819, p. 178 ss.; H. Nissen, Ital. Landesk., II, Berlino 1902, p. 456; C. I. L., IX, p. 349 ss.; Eph. Epigr., VIII, p. 40; Not. Sc., 1878, p. 254; 1886, p. 86; 1887, pp. 42, 291; 1888, pp. 395, 532; 1889, p. 165; 1892, p. 32; 1893, p. 384; 1897, p. 201; 1911, p. 378; Philipp, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 1980, s. v. Marsi Maruvini; R. S. Conway, The Italic Dialects, Cambridge 1897, p. 290 s.; E. Vetter, Handbuch der italischen Dialekte, I, Heidelberg 1953.