Teorico delle comunicazioni sociali (Edmonton 1911 - Toronto 1980); prof. di letteratura inglese in varie università, è stato dal 1963 direttore del Centre for culture and technology dell'univ. di Toronto. Ha studiato l'influenza dei mezzi di comunicazione di massa sul comportamento individuale e collettivo, influenza che dipenderebbe non tanto dal dato informativo trasmesso, quanto dalla natura del mezzo impiegato: quest'ultimo infatti, qualsiasi esso sia, non comunica dati informativi precostituiti, ma li costituisce, diventando così un contenuto essenziale del messaggio. Le tecnologie televisive contemporanee, in particolare, comunicando informazione in tempo reale e in maniera virtualmente complessiva, ed eliminando perciò i limiti temporali e spaziali tipici, per es., della stampa, creano le condizioni per una società integrata tendenzialmente planetaria, una sorta di "villaggio globale". Tra i suoi scritti: The mechanical bride: folklore of industrial man (1951; trad. it. 1984); The Gutenberg galaxy: the making of typographic man (1962; trad. it. 1976); Understanding media: the extensions of man (1964; trad. it. 1967); The medium is the massage (in collab. con Q. Fiore, 1967; trad. it. 1969); War and peace in the global village (1968); Culture is our business (1970); The city as classroom (1977; trad. it. 1980).