Berman, Marshall Howard. – Filosofo statunitense (New York 1940 - ivi 2013). Laureatosi alla Columbia University e addottoratosi presso la Harvard University nel 1968, ha collaborato con testate giornalistiche quali Dissent, The Nation, The New York Times Book Review e New Politics. Teorico radicale e policentrico, ha fornito al pensiero contemporaneo nuove tracce di lettura dei paradigmi marxisti, che ha utilizzato come chiavi analitiche per la comprensione del potere disgregante del capitalismo e del suo peso nella ridefinizione degli equilibri della società moderna. Proprio il tema della modernità è al centro della sua ricerca, come attestato già dal saggio The politics of authenticity: radical individualism and the emergence of modern society (1970), cui hanno fatto seguito tra gli altri All that is solid melts into air: the experience of modernity (1982; trad. it. L'esperienza della modernità, 1988) e Adventures in marxism (1999). In anni più recenti B. si è concentrato sullo studio della storia culturale di New York, sulla quale ha pubblicato On the town: one hundred years of spectacle in Times Square (2006) e curato con B. Berger l’importante opera collettanea New York calling: from blackout to Bloomberg (2007). Tra i suoi ultimi lavori va citata l’introduzione a The Communist Manifesto (2010) di Marx e Engels.