Amis, Martin
Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), ha collaborato successivamente a The Times literary supplement, in un primo tempo come assistente editoriale (1972), poi come responsabile per la poesia e la narrativa (1973-74); dal 1977 al 1979 è stato responsabile letterario al New statesman; dal 1980 cura per l'Observer la rubrica Letter from New York.
Brillante, sarcastico, ironico, ha esordito nel 1973 con il romanzo The Rachel papers, che, come ebbe a dire egli stesso, risente ancora dello stile paterno. Non ha seguito tuttavia le orme del padre, restando fondamentalmente legato alla tradizione. La vitalità linguistica, i frequenti contatti con gli Stati Uniti, la tematica (il disagio e il vuoto della società contemporanea), ne hanno fatto uno scrittore anglo-americano. Del resto sono americane - ma non dell'ambito sperimentale o d'avanguardia - anche le sue dichiarate fonti di ispirazione (V. Nabokov, S. Bellow, W. Burroughs). Specie nei primi romanzi gli è stato rimproverato un marcato sfoggio di abilità nella manipolazione del linguaggio, nell'uso delle tecniche narrative e dei trucchi del mestiere. A. giunge al grottesco attraverso una scrittura brillante e meticolosa per dipingere sapientemente sesso, violenza e orrore, che sono le componenti, spesso scioccanti, dei suoi romanzi e, a suo vedere, del mondo in cui viviamo. Dead babies (1975), Success (1978), Other people. A mystery story (1981), Money (1984), London fields (1989; trad. it. 1991), Time's arrow, or the nature of the offence (1991; trad. it. 1993), The information (1995; trad. it. 1996) sono tutte metafore del mondo moderno dominato dall'utilitarismo e dalla minaccia nucleare.
Il tema della minaccia nucleare lo ossessiona, come appare dall'introduzione sugli armamenti che precede Einstein's monsters (1987; trad. it. 1988), una raccolta di racconti brevi, e da The moronic inferno and other visits to America (1986), raccolta di interviste a scrittori americani, dove A. si chiede come ci si debba sentire a "essere cittadini di una superpotenza e mantenere democraticamente i mezzi per una estinzione planetaria". Scrittore d'effetto, A. è ormai un autore di best seller in patria. Il suo romanzo più recente, Night train, è stato pubblicato, anche in traduzione italiana, nel 1997.
bibliografia
A. Mars-Jones, Venus envy, London 1990; J. Diedrick, Understanding Martin Amis, Columbia (S.C.) 1995.