ACCURSI, Martino
Di Guastalla (egli stesso si firma de Vastalla, da cui le derivazioni Vasthalla, Wastalla, Bastalla, Castiglia, de Castella, Vastallensis, mentre in elenchi di partecipanti al concilio di Trento è detto "parmense"), si ignora l'anno di nascita e quello della sua entrata nell' Ordine carmelitano, a Forlì. Reggente degli studi nel convento di Padova il 20 sett. 1530, e in quello di Napoli nel 1532 circa, nel 1533 fu predicatore della quaresima nella stessa città. Nel 1536 partecipò al capitolo della provincia di Toscana quale secondo definitore. Era primo definitore nel capitolo provinciale del 1538.
Tornato nella sua provincia religiosa di origine, quella di Romagna, il 15 luglio 1543 ne fu eletto provinciale: carica che tenne per qualche anno, non ostante che dal maggio 1545 lo si trovi a Trento per il concilio. Il 3 maggio 1548 è nuovamente nella provincia di Toscana ed il 20 dello stesso mese a Venezia, quale socio di detta provincia al capitolo generale dell'Ordine. Negli anni 1550-53 doveva provvedere il convento di Siena dei suoi officiali (era convento di riforma e dipendente dal superiore generale). Intento ad una vasta attività di riforma nell'ambito dell'Ordine, lo si trova nella seconda metà del 1551commissario, vicario generale e visitatore in Sicilia (ove lasciò salutari decreti in vari conventi), e nel gennaio 1552 a Napoli con lo stesso incarico. Il 15 maggio 1556fu nuovamente eletto provinciale della Romagna; era ancora in tale carica il 10 maggio 1557.Per ultimo fu destinato visitatore e provinciale di Toscana, e morì a Siena il 1 dic. 1559.
Aveva insegnato filosofia per molti anni a Salerno ed a Siena; era stato chiamato ad insegnare anche a Pisa, ma gli incarichi non glielo avevano consentito. Gli si attribuiscono trattati non identificati.
Fonti e Bibl.: Il suo insegnamento ed i vari incarichi, senza precisazione di date, sono ricordati nel Necrologium antiquum conv. Carmel. Florentiae (Biblioteca nazionale centrale di Firenze, F. 4.785)al 1 dicembre; più dettagliatamente in Acta capitulorum generalium Ordinis... de Al. Carmelo, ed. G. Wessels, I, Romae 1912, pp. 417, 421; Acta capitulorum prov. Romandiolae et Piceni, nell'Arch. generale dei carmelitani in Roma, II. Romandiolae.1 (agli anni); Acta capitulorum prov. Carmelitarum Tusciae, in Biblioteca nazionale centrale di Firenze, D. 3.2 (per il periodo 1492-1540), e in Biblioteca Riccardiana, Fondo Moreni, mss. Bigazzi 8 (per gli anni 1542-1578); Assertum de doctrina, nell'Arch. gen. dei carmelitani II. C. O. 8, num. 11; P. T. Moscarella, Cronistoria del convento del Carmine Maggiore di Napoli, nella Biblioteca nazionale di Napoli, ms. X. AA. 2, f.85r.; Statuta particularia per tredici conventi di Sicilia da lui disposti (insieme a Teofilo Pieno) sono nell'Arch. gen. dei carmelitani, I. Sicilia (S. Alb.);T. Rymer, Foedera. conventiones, literae, XIV, Londini 1728, pp. 400 s.; Concilium Tridentinum, ed. società Goerresiana, V., Freiburg i. Br. 1911, p. 1043 (elenco dei carmelitani al concilio); I. Ugurgieri, Le Pompe Sanesi, I, Pistoia 1649, p. 374, lo dice senese (almeno di religione) e figlio di Benedetto professore di teologia nello Studio di Siena; C. de Villiers, Bibliotheca carmelitana, II, Aureliae Allobrogum 1752, coll. 379, 393 ss. è il più informato, ma va preso con riserve.