Architetto (Seregno 1542 - Milano 1591). Operò nell'ambito della tradizione bramantesco-solariana; condusse un'aspra polemica contro P. Tibaldi (Dispareri in materia d'architettura et perspettiva con pareri di eccellenti e famosi architetti che li risolvono, 1572). A Milano lavorò al completamento di S. Maria presso S. Celso (dal 1570), alla ricostruzione di S. Lorenzo (1575) e, dal 1587, fu architetto dell'opera del Duomo. Lavorò anche a Pavia (chiusura del coro della Certosa) e a Lodi (duomo, ospedale, vescovado).