BONDENARO (Bondenarius), Martino
Nacque a Ferrara, da Pietro, in data imprecisata, agli inizi del sec. XVI. Studiò in patria e il 30 marzo 1534 si addottorò in diritto civile e canonico. Per il biennio 1534-1535 fu chiamato a insegnare diritto nella stessa università di Ferrara. La sua fama di giurista con gli anni oltrepassò i confini della sua città e arrivò fino alla corte di Vienna: Ferdinando I re dei Romani lo chiamò in quella università, dove egli insegnò a partire dal semestre estivo del 1548, come ordinario di diritto civile.
Riceveva uno stipendio di 170 fiorini annui ai quali se ne aggiunsero nel 1552 altri 130 per servizi non precisati prestati al re. Il 7 luglio 1551 era succeduto, d'altro canto, nella prepositura di Ardagger nella Bassa Austria, a Cristoforo di Castilegio che aveva presentato le dimissioni. Per la prima volta cosi un prevosto di Ardagger fu nominato dall'autorità laica, anziché dal vescovo di Frisinga. Il servizio di corte e l'insegnamento universitario non pernusero mai al B. di risiedere nella sua prepositura né di esercitare alcun controllo disciplinare sui canonici che non eccellevano per severità di costumi. Essi si ridussero a cinque, dopo che uno di loro fu assassinato da un collega. In conseguenza di questa incresciosa vicenda il B. fu coinvolto in un estenuante processo, che alla fine vinse contro gli ufficiali del vescovo di Passau per la successione nei benefici dell'assassino, il canonico Giorgio Ferschnitzer, che si era dato alla fuga. Nel giugno del 1553 Ferdinando I lo nominò suo consigliere; il 2 agosto dello stesso anno fu eletto prevosto del duomo di Santo Stefano, carica alla quale era annesso l'ufficio di cancelliere dell'università di Vienna. Inviato nel novembre in Transilvania per dirigere la inchiesta sulla rivolta che vi era scoppiata, il 31 dicembre fece redigere a Kaschau un ampio verbale relativo a questi avvenimenti, che nel luglio del 1554 inviò anche alla Curia romana insieme a varie altre deposizioni. Nel 1554 è ricordato di nuovo come ordinario di diritto civile con uno stipendio di 300 fiorini. Nell'ottobre di questo stesso anno il re gli permise tuttavia di farsi sostituire nelle lezioni per un trimestre, dovendosi recare a Roma. Durante il viaggio di ritorno si fermò a Trieste con l'incarico reale di riscuotervi certi crediti della corte.
Il B. morì a Vienna il 10 giugno 1556.
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