MARTINO del Cassero da Fano
Giureconsulto italiano nato a Fano, già professore di diritto nel 1229, morto in età molto avanzata intorno al 1272. Fu discepolo di Azzone; insegnò diritto ad Arezzo nel 1255 e a Modena e fu due volte podestà di Genova, nel 1260 e nel 1262. Entrò successivamente nell'ordine dei domenicani e fu a Bologna nel convento di quest'ordine.
Le sue numerose opere sono in gran parte perdute: Ricordiamo il De homagiis (accolto dal Durante nello Speculum iuris), il De iure emphyteutico, a torto attribuito a Guido da Suzzara, un Formularium super contractibus et libellis (ed. Wahrmund, 1907), un Ordo iudiciarius (ed. Wahrmund, 1907) e una monografia De brachio seu auxilio implorando per iudicem ecclesiasticum a iudice saeculari, in Tractatus univ. iuris,. XI, 2, p. 999 segg. Particolare menzione merita un breve trattato De modo studendi (accolto anch'esso dal Durante nello Specuium), dove lo studioso viene esortato a non arrestarsi alla lettera delle leggi, ma a penetrarne lo spirito.
Bibl.: F.C. Savigny, Storia del diritto romano nel Medioevo (trad. Bollati), II, ii, Firenze 1845, p. 177.