ROTA, Martino
Incisore e disegnatore, nato a Sebenico circa il 1520, morto a Vienna nel 1583. Operò a Venezia, tra il 1558 e il 1568, anno in cui si recò a Vienna dove rimase fino alla sua morte. Dotato di una discreta abilità tecnica, non fu innovatore essendo troppo legato al formalismo del suo tempo e anche alle tradizioni passate. Quando ricorse a composizioni di Michelangelo, Luca Penni, Tiziano e Federico Zuccari, non sempre fu un felice interprete dell'arte loro. Varia e numerosa la sua produzione con soggetti sacri, mitologici, allegorici, vedute e piante di città, la battaglia di Lepanto e il suo piano, stemmi e una serie di ritratti nella cui secchezza di tratto si è voluto vedere un ricordo di Bartolommeo Beham. Di scarso interesse sono le sue copie da Dürer, tra le quali 18 storie della Passione di Cristo ove ha notevolmente ridotte le dimensioni originali.
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