MARTIRE (XXII, p. 456)
Atti dei martiri. - con l'espressione di Acta martyrum si sogliono designare, dopo la pubblicazione della prima raccolta fattane da Th. Ruinart (v., XXX p. 232), i documenti di valore storico - o creduti tali - relativi ai martiri cristiani. V. agiografia o agiologia (I, p. 891).
Gli atti dei martiri pagani. - Con tale nome arbitrario si sogliono più comunemente designare alcuni papiri egiziani contenenti testi di carattere politico-religioso, la cui affinità è indubbia, sebbene non sia riuscita ancora la definizione delle relazioni tra i singoli documenti. Essi sono scritti in epoca differente tra il sec. II e III negli esemplari a noi pervenuti e si riferiscono ad avvenimenti tra il regno di Caligola e quello di Commodo (?). Poiché di uno degli Atti (i cosiddetti "Atti di Paolo e di Antonino") esiste una duplice redazione, è escluso che si abbiano tanti frammenti di un testo unitario, mentre resta sempre probabile che tali testi circolassero in raccolta.
I loro ritrovamenti sono cominciati nel 1865 e si sono fatti frequenti dal 1890 in poi: la continuità delle scoperte dimostra la popolarità dell'argomento. I temi principali sono i seguenti: 1. "Compromesso con Flacco" (Pap. Oxyrhynchos 1089), uno strano colloquio di Avillio Flacco, prefetto d'Egitto al tempo di Tiberio e Caligola, con uno dei capi della sinagoga giudaica e due capi antisemiti: il tono è nettamente romanzesco; 2. "Atti di Isidoro e Lampone" (Berl. Griech. Urk., II, 511 + Pap. Cair. 10448 + Pap. Berl. 8877), processo di antisemiti davanti all'imperatore Claudio; 3. "Atti di Heimaiskos" (P. Oxyrh. 1242), ambasceria greco-alessandrina ed ebraica davanti all'imperatore Traiano; 4. "Atti di Paolo e Antonino" (P. Par. 68 + P. Lond. 1 + Berl. Griech. Urk. I, 341), processo concernente ebrei ed antisemiti alessandrini davanti ad Adriano; 5. "Atti di Appiano" (Pap. Oxyrh. 33 + P. Yale 1536), processo davanti a Commodo di un ginnasiarca alessandrino, Appiano, campione contro le sopraffazioni romane. Tra i documenti minori è importante per le accuse contro un prefetto di Egitto davanti a Traiano il P. Oxyrh. 471.
Nel complesso è indubbio che la materia principale concerne i rapporti tra Ebrei ed Alessandrini, la cui ostilità è nota: davanti agli imperatori in genere gli Ebrei ebbero la meglio, dato che la politica romana in Egitto era tendenzialmente loro favorevole; ma i papiri sembrano piuttosto esaltare i loro avversarî. Tuttavia un tono apologetico certo non è riconoscibile: né è detto che tutti gli atti si riferissero a conflitti con l'elemento giudaico. In genere, il carattere è di protocolli giudiziarî letterariamente elaborati, donde l'interesse del confronto con gli atti dei martiri cristiani.
Bibl.: Fino al 1925 la bibliografia è raccolta da A. Neppi Modona, Protocolli giudiziari o romanzo storico?, in Raccolta di scritti in onore di Giacomo Lumbroso, Milano 1925, pp. 407-38. Per le scoperte e ricerche ulteriori cfr. la bibliografia in A. Momigliano, The emperor Claudius, Oxford 1934, p. 99. E inoltre, C. Bradford Welles, A Yale Fragment of the Acts of Appian, in Transactions and Proceedings of the Amer. Phil. Assoc., 1936, p. 7 segg.