Feldman, Marty
Attore, sceneggiatore e regista cinematografico inglese, nato a Londra l'8 luglio 1933 e morto a Città di Messico il 2 dicembre 1982. Caratterizzato da un singolare volto caricaturale, con una recitazione a volte esuberante, a volte più controllata, si dedicò unicamente a ruoli comici, esibendo un grande debito nei confronti di Charlie Chaplin e Buster Keaton. Divenne celebre grazie all'interpretazione di Igor, il folle servitore gobbo del nipote del barone von Frankenstein (Gene Wilder) in Young Frankenstein (1974; Frankenstein junior) di Mel Brooks, rivisitazione in chiave comica dei film horror degli anni Trenta.
Dopo aver lasciato la scuola all'età di quindici anni, iniziò a lavorare nei primi anni Cinquanta come musicista in spettacoli di music hall, quindi come speaker alla radio e come autore di programmi televisivi. Sposò nel 1959 Lauretta Sullivan, sua compagna per tutta la vita, e nel 1967 esordì sul piccolo schermo conducendo Marty, una trasmissione comica della BBC di cui fu anche autore. Dopo aver debuttato nel cinema in un ruolo minore nel film The bed sitting room (1969; Il soggiorno con letto) di Richard Lester, l'anno seguente fu il protagonista e il co-sceneggiatore di Every home should have one (Ogni uomo dovrebbe averne due) di Jim Clark, commedia satirica che narra le disavventure di un pubblicitario in carriera. Sull'onda del successo di Young Frankenstein, nel 1975 F. partecipò a The adventure of Sherlock Holmes's smarter brother (Il fratello più furbo di Sherlock Holmes) esordio nella regia di Gene Wilder, interpretando Orville Sacker, stralunato assistente del fratello minore del celebre investigatore. L'anno successivo recitò per Mel Brooks, anche interprete del film, in Silent movie (1976; L'ultima follia di Mel Brooks), satira muta sul mondo hollywoodiano in cui diede sfoggio delle sue doti mimiche. Nel 1977 F. scrisse, diresse e interpretò il farsesco The last remake of Beau Geste (Io, Beau Geste e la legione straniera), storia di due orfani adottati da un anziano eroe inglese, che rubano un famoso diamante e si ritrovano nella legione straniera. Il film rivela una notevole dose di cultura cinematografica e un preciso gusto formale, anche grazie all'importante apporto della fotografia di Gerry Fisher. Nel 1980 diresse e interpretò In God we tru$t (Frate Ambrogio), pungente satira sulla mercificazione della religione che abbonda di gag e riu-scite battute sul tema. La sua ultima apparizione fu nella commedia avventurosa Yellowbeard (1983; Barbagialla il terrore dei sette mari e mezzo) diretta da Mel Damski, sul cui set venne stroncato da un infarto.