McCARTHY, Mary
Scrittrice americana, nata a Seattle, Wash., il 21 giugno 1912. Molto ci è detto della sua infanzia e prima giovinezza presso i nonni nel suo Memories of a catholic girlhood (New York 1957; trad. it., Milano 1963), mentre l'esclusiva educazione universitaria del Vassar, l'ambiente intellettualmente stimolante, gli snobismi, le velleità e le sofferenze dell'iniziazione intellettuale e umana di una giovane donna agl'inizi degli anni Trenta hanno trovato felice rappresentazione in un romanzo cui è arrisa ampia fortuna critica e di pubblico, The group, del 1963 (trad. it., Milano 1964). La dimensione autobiografica, peraltro, non esaurisce il senso dell'opera della McC. pur costituendone uno dei filoni costanti con un'altrettanto costante testimonianza di richiamo a tutto un raffinato mondo intellettuale e alto borghese che la scrittrice conosce a fondo essendo stata, tra l'altro, partecipe e critica di quarant'anni di vita intellettuale e politica americana e anche europea (da anni, infatti, ella risiede a Parigi).
Lo stile, per cui è giustamente nota, sapiente e controllato anche se fortemente egocentrico, ironico e allusivo, deriva la sua piacevole e sottile scorrevolezza da una lunga e intelligente milizia giornalistica e pubblicistica. La sua carriera, iniziata molto precocemente come recensore per periodici prestigiosi come Nation, New Republic e Partisan Review, Observer ed Encounter, sarà poi a lungo associata al New Yorker del cui stile e clima intellettuale la McC. può dirsi a un tempo creatrice e tributaria. Fu il secondo marito, il famoso critico e letterato E. Wilson, a incoraggiarla a impegnarsi nella narrativa cui ella recò le qualità di ironia e di distacco che ne caratterizzano anche l'opera critica e saggistica.
Nell'ultimo romanzo, Birds of America (New York 1972; trad. it., Milano 1972) il rapporto con l'America è vissuto attraverso gli occhi insieme ingenui e spregiudicati, distaccati e nostalgici di un ragazzo. La McC., ben nota anche in Italia ove conta numerosi amici, ha avuto parte attiva - con la sua critica militante - nella creazione o nell'abbattimento di molti miti letterari del nostro tempo. Altre opere: The company she keeps, New York 1942; The oasis, ivi 1949; The groves of Academe, ivi 1952; A charmed life, ivi 1955 (trad. it., Milano 1958); The stones of Florence, ivi 1959; Mary McCarthy's theatre chronicles, ivi 1963; Vietnam, ivi 1967 (trad. it., Milano 1968); Hanoi, ivi 1968 (trad. it., Milano 1968).
Bibl.: Writers at work, Interviews, 2nd series, New York 1963; C.E. Eisinger, Fiction of the forties, Chicago 1963; Contemporary American novelists, a cura di H. T. Moore, Urbana, Ill., 1964; N. Podhoretz, Doings and undoings, New York 1964; B. McKenzie, Mary McCarthy, ivi 1966; I. Stock, Mary McCarthy, Minneapolis, Minn., 1968.