Diplomatico (Castello di Ponticchio, Nola, 1753 - Napoli 1833); ministro plenipotenziario di Ferdinando IV di Napoli a Torino (1782) e a Vienna (1786), partecipò, per conto del governo austriaco, alla stipulazione dei preliminari di Leoben e del trattato di Campoformio (1797). Ministro degli Esteri e della Marina nel 1798, si sforzò invano di impedire la guerra con la Francia. Rappresentante napoletano a Parigi dal 1801, concluse con Napoleone un trattato di neutralità (1805), al quale la sua corte poi venne meno. Ministro degli Esteri (1806) di Giuseppe Bonaparte e quindi di Gioacchino Murat, che lo creò duca, alla Restaurazione fu lasciato in disparte fino alla rivoluzione del 1820, quando divenne membro della giunta di governo e poi ministro degli Esteri; ma il re gli impedì ogni azione efficace al Congresso di Lubiana. Compiutasi la Restaurazione si ritirò a vita privata.