MASSILI
. Nazione numidica, menzionata frequentemente all'epoca della seconda guerra punica insieme con i Massesili (v.). Probabilmente i Massili, come i Massesili, furono dapprima una tribù (esisteva ancora una tribù di questo nome nella provincia d'Africa sul principio dell'impero romano), ma non si sa dove fosse stabilita; tuttavia non è impossibile che il grande mausoleo reale detto Medracen, che fu costruito verso il sec. III a. C. al NO. del massiccio dell'Aurès, sia stato innalzato sul territorio primitivo di questa tribù. I capi di essa avrebbero fondato uno stato, la cui esistenza è attestata nel sec. III, e che si sarebbe esteso fra il territorio di Cartagine ad E. e il regno dei Massesili ad O. In conseguenza delle guerre che scoppiavano spesso tra vicini, i confini dovettero variare, e alla fine del sec. III il regno dei Massili non abbracciava se non l'estremità NE. dell'Algeria. Il potere era riservato a un gruppo di agnati discendenti da un antenato comune, a una famiglia il cui membro più anziano sostituiva il sovrano defunto; ma quest'ordine di successione fu modificato nel sec. II. I capi dei Massili subirono fortemente l'influenza punica. Non è sicuro se si può annoverare tra essi Naravas, il numida che diede un aiuto tanto efficace ad Amilcare Barca all'epoca della rivolta dei mercenarî e che dal generale cartaginese ebbe promessa in sposa la figlia; ma sappiamo che più tardi alcuni principi dei Massili sposarono donne cartaginesi d'alto rango; e che uno di essi, il famoso Massinissa figlio del re Gaia, fu educato a Cartagine e combatté per parecchi anni tra le file dell'esercito punico nella Spagna (v. massinissa). Egli dopo aver perduto il regno, conquistato da Siface, lo ricuperò in ricompensa dei servigi da lui prestati ai Romani sulla fine della seconda guerra punica. Poi egli e i suoi successori furono padroni anche del regno dei Massesili, conservando però il titolo di re dei Massili. Ed è questo il titolo che vien dato a Micipsa, figlio di Massinissa, in un'iscrizione punica trovata a Cherchel nel centro della Massesilia. La dinastia a cui apparteneva Massinissa regnò per molto tempo in Africa, prima nella Numidia, poi nella Mauretania, e si estinse solo con Tolomeo figlio di Giuba II, fatto uccidere dall'imperatore Caligola nel 40 d. C.
Il vocabolo Massylus (sostantivo e aggettivo) s'incontra ancora spesso nei poeti latini dell'epoca imperiale, ma non ha più significato politico o geografico preciso, applicandosi vagamente a uomini o cose dell'Africa.
Bibl.: S. Gsell, Histoire ancienne de l'Afrique du Nord, III, Parigi 1918, p. 175 segg.; V, ivi 1927, pp. 95-101.