massimamente
L'avverbio è adoperato soltanto nella prosa del Convivio, dove ricorre con notevole frequenza. Il significato prevalente è quello di " soprattutto ", " in particolare ", " specialmente ", " più di altri ", e quello di " al massimo ", " in sommo grado ", non sempre nettamente distinto dal primo in quanto non è sempre possibile determinare se m. abbia valore assoluto o debba essere visto in relazione ad altri oggetti.
Si veda per es. I VI 2 La conoscenza del servo si richiede massimamente [" soprattutto "] a due cose perfettamente conoscere; VIII 4 vedemo li ponitori de le leggi massimamente pur a li più comuni beni tenere confissi li occhi; IX 7 Lo dono... di questo comento è la sentenza de le canzoni a le quali fatto è, la qual massimamente [" soprattutto ", " come primo scopo "] intende inducere li uomini a scienza e a vertù (e cfr. II VI 6); I X 11 molti... accusatori... dispregiano esso [il nostro volgare] e commendano li altri, massimamente [" in particolare "] quello di lingua d'oco, dicendo che è più bello... che questo; II VIII 9 questo massimamente par volere Aristotile... questo par volere massimamente ciascuno Stoico; e così ancora I XI 6, II I 2, 8, 9, 11 e 12, II 3, IV 14, X 5 (seconda occorrenza), 7, 8 e 9, XIII 2, III II 15, III 10, IV 4, VI 6, VII 9, VIII 8 (due volte) e 17, XIV 6, XV 14 li costumi sono beltà de l'anima, cioè le vertudi massimamente, " in particolare "; IV I 6 Intra li quali errori uno io massimamente [" più degli altri "] riprendea, e 8; II 5, IV 10, V 11, VI 15, VII 10 e 12, VIII 6, XII 8. In III V 8 dal contesto si desume la connotazione di " più in fretta ": nella girazione del cielo conviene... essere due poli fermi, e uno cerchio equalmente distante da quelli, che massimamente giri. Per il valore dell'avverbio in I XIII 4 (" principalmente "), v. MASSIMO.
Unito a verbi come ‛ desiderare ', ‛ amare ' e simili: nobilitade d'animo... massimamente desidera questo cibo, I IX 2; III VI 7; vedemo li parvuli desiderare massimamente un pomo, IV XII 16 (e v. anche i §§ 6 [seconda occorrenza] e 14, cui forse si può accostare II VIII 2 quello che massimamente dire intende [" desidera "] lo dicitore sì dee riservare di dietro); IV XVI 1 ciascuno vero rege dee massimamente amare la veritade; cfr. anche XXII 9 (prima occorrenza) e, per converso, I XII 10 'l suo contrario [della giustizia], cioè la ingiustizia, massimamente è odiata, e IV XV 12 lo qual vizio Tullio massimamente abomina nel primo de li Offici.
E ancora: se l'amistà s'accresce per la consuetudine... manifesto è che essa in me massimamente [" in sommo grado "] è cresciuta, I XIII 9; II XIII 23 (due volte); III VI 5 tutte le Intelligenze conoscono la forma umana... e massimamente conoscono quella le Intelligenze motrici; XII 12, IV I 4, VI 6 e 7, VII 5, IX 11, XII 6 (prima occorrenza), XVI 7 (seconda occorrenza), XXII 3, XXVI 14. Si veda ancora II II 2 li spiriti de li occhi miei a lei si fero massimamente amici, e analogamente III VIII 16 e IV I 9.
Infine, premesso a un aggettivo, m. gli conferisce valore di superlativo: lo mutare de le cose... dee massimamente essere laudabile, I VIII 11; II XI 4 avvegna che la bontade sia massimamente dilettosa; XIII 23 (prima occorrenza), IV XIV 13, XVI 7 (prima occorrenza), XXII 9 (seconda, terza e quarta occorrenza), XXV 3, XXVI 12, IV XXII 13. Si noti ancora II X 5 sono... rimedio a la temenza... due cose... che, massimamente [" molto strettamente "] congiunte, fanno de la persona bene sperare, e soprattutto I XII 6 lo volgare proprio... è non prossimo, ma massimamente prossimo a ciascuno, dove, premesso a un altro superlativo, m. ribadisce il concetto di " immediatamente " vicino. Modifica un altro avverbio in III III 13 chi guarda... una retta linea, prima vede le cose prossime chiaramente; poi, procedendo, meno le vede chiare; poi, più oltre, dubita; poi, massimamente oltre [" molto più in là "] procedendo, lo viso disgiunto nulla vede.