MASSIMIANO (Maximianus)
Nato a Pola nel 498 d. C., dal 541 fu arcivescovo di Ravenna: morì nel 558.
Fu il primo arcivescovo di Ravenna e, poiché al tempo della sua elezione il papa Vigilio e l'arcivescovo di Milano erano a Costantinopoli per discutere lo scisma dei Tre Capitoli e il vescovo di Aquileia si era posto contro Roma, M. fu per un certo periodo il capo degli affari religiosi di tutta l'Italia. Ancora alla fine del VI sec. l'arcivescovo di Ravenna conservava la propria giurisdizione sulla diocesi di Aquileia.
L'iconografia di M. - al nome di lui è legata una splendida attività costruttiva (v. ravenna) - rappresenta bene l'alta coscienza di sé e delle proprie funzioni dell'arcivescovo.
In S. Giovanni in marmorario chiesa da lui edificata, da tempo scomparsa - era effigiata in mosaico la serie dei vescovi ravennati sino a lui; la stessa serie iconografica, apprendiamo da Agnello, autore del Liber Pontificalis ecclesiae Ravennatis, si trovava su tessuti liturgici donati da M. alle chiese di Ravenna.
In S. Vitale esiste ancora lo splendido mosaico del 546-547, con l'effigie di M. (v. giustiniano); mentre le serie apostoliche rispondevano a un criterio decorativo già noto (S. Pietro in Vaticano, ecc.), nuova è la presentazione del vescovo regnante non nella posa remota e immobile dell'imago ufficiale, né in quella umile dell'offerente, ma impegnato in un'azione concreta che si svolge sotto gli occhi del riguardante come in un quadro storico.
A M. è dovuta la Cattedra che da lui prende nome nel Museo Arcivescovile di Ravenna, il più insigne trono episcopale del Medioevo (v. cattedra; paleocristiana, arte).
Bibl.: Agnello, Liber Pontificalis, ecclesiae Ravennatis, a cura di A. Testi-Rasponi, in L. A. Muratori, Rer. Ital. Script., II, Bologna 1924. Sul mosaico di S. Vitale v. bibl. s. v. Giustiniano. Sulla Cattedra v. la bibl. in F. Volbach, Elfenbeinbildwerke der Spätantike u. des frühen M., Magonza 1952, n. 140.