Massimiliano II d'Asburgo
Imperatore del Sacro romano impero (Vienna 1527-Ratisbona 1576). Figlio primogenito dell’imperatore Ferdinando I e di Anna Iagellone, sposò nel 1548 la cugina Maria, figlia dell’imperatore Carlo V. Pur simpatizzando per il protestantesimo, rinunciò a mutare di confessione per motivi familiari e politici. Per il suo atteggiamento religioso i rapporti tra lui e il padre si fecero tesi e solo nel 1562 si venne a un accordo, per cui M. ebbe il consenso del papa a comunicarsi sotto le due specie, impegnandosi da parte sua a inviare i suoi due figli Rodolfo e Mattia alla corte di Spagna e a non abiurare la confessione cattolica. Fu allora eletto e incoronato re di Boemia (sett. 1562), re dei romani (nov. 1562) e re di Ungheria (1563). Alla morte del padre, a M. spettarono, dei domini asburgici, la Boemia, l’Ungheria e l’Austria Inferiore e Superiore. Come sovrano mantenne un atteggiamento conciliante verso il protestantesimo, ma avverso nettamente i calvinisti. Verso i turchi si prefisse la conservazione dello status quo e il mantenimento della pace. Per tali ragioni continuò a pagare il tributo annuo al sultano e rifiutò di entrare nella Lega santa del 1571. Nel 1576 alla Dieta d’Augusta promosse e ottenne l’elezione del figlio Rodolfo a re dei romani e a suo successore.