MASSIMILIANO Sforza, duca di Milano
Nato nel 1493 da Ludovico il Moro e da Beatrice d'Este, ebbe prima il nome dell'avo materno Ercole; poi, rifugiatosi alla corte imperiale dopo la caduta del padre (1499), quello dell'imperatore. Fu educato di là dall'Alpi, in grandi strettezze, al modo tedesco. Il cardinale M. Schiner, ritogliendo con i suoi Svizzeri il ducato di Milano ai Francesi, volle darlo a M. (giugno 1512), al quale l'assegnò, anche per le insistenze di Giulio II, il congresso di Mantova. Ma Parma e Piacenza erano occupate dalla Chiesa; gli Svizzeri imponevano un'alleanza perpetua e la cessione di Lugano, di Locarno, dell'Ossola (3 ottobre 1512). E, anche quando M. fu entrato, il 29 dicembre 1512, in Milano, il ducato rimase "governato da Tedeschi, da Sguizzari et Spagnoli, tutti sitibondi de danari"; insaziabili specialmente gli Svizzeri, per soddisfare i quali M. doveva imporre enormi taglie. Il giovine duca si mostrava fiacco, amante del lusso e dei piaceri. Costretto a chiudersi in Novara dalla duplice invasione, veneziana e francese (maggio 1513), fu salvato dagli Svizzeri nella battaglia della Riotta, dove combatté egli stesso non senza valore (6 giugno). Ma cresceva il malcontento: se il duca volle avere denaro per tentare di resistere a Francesco I, dovette vendere ai Milanesi alcune sue entrate e concedere il diritto di eleggere il vicario e i XII di provvisione e tutti gl'impiegati. Dopo la vittoria francese di Marignano, si arrese nel castello di Milano (4 ottobre 1515); e visse in Francia, con una pensione annua. Morì a Parigi nel giugno 1530.
Bibl.: C. Cipolla, Storia delle signorie, Milano 1878-81; G. Morone, Lettere, in Miscell. di st. ital., II; A. Büchi, Korrespondenzen und Akten zur Geschichte des Kardinals Matthäus Schiner, I, Basilea 1920; id., Kardinal M. S., Zurigo 1923; F. Ercole, Da Carlo VIII a Carlo V, Firenze 1932. Articoli di A. Portioli in Arch. stor. lomb., IX (1882), di A. Rusconi, ibid., XII (1885), di E. Verga, ibid., XXI (1894), di A. Luzio, ibid., XXXIX (1912).