• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MATABELE

di Lidio Cipriani - Enciclopedia Italiana (1934)
  • Condividi

MATABELE

Lidio Cipriani

. Tribù di agricoltori e pastori, abitante nella porzione occidentale della Rhodesia meridionale, detta da essi Matabeleland. I Matabele appartengono, come gli Zulù a cui sono molto affini, ai Bantu orientali. Sono organizzati in clan, ma senza traccia di totemismo, al contrario di altre tribù della Rhodesia (Mashona). Hanno capanne di paglia cilindriche a tetto conico. Come presso tutti i Bantu, la loro religione consiste nel culto degli spiriti ancestrali. Seguono la pratica del levirato. e fra essi un uomo può sposare tutte le sorelle della moglie. Il popolo Matabele ebbe origine militare. Infatti, nel 1820, dopo la conquista del Natal da parte degli Zulù con a capo Chaka, un guerriero di questi, Mosilikatze, venuto in disgrazia del capo per questioni di interesse, varcò i Drakensberg con un certo numero di armati. Più tardi (1837) sotto la pressione dei Boeri, essi dovettero attraversare il Limpopo. Passati nel territorio dei Makalanga, sterminarono la popolazione indigena e si stabilirono nel territorio che occupano tuttora, assorbendovi i Mashona. Il popolo Matabele si divide in tre gruppi:1. Abezauzi; 2. Abenhla; 3. Amaholi. Questi ultimi erano gli autoctoni della regione al tempo dell'invasione; furono tenuti come schiavi e raramente fu loro permesso di allevare bestiame. Tra il 1885 e il 1891, il Matabeleland fu occupato dalla British South Africa Company.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali