CEREZO, Mateo
Pittore, nato a Burgos nel 1635, morto a Madrid nel 1685. Ebbe per primo maestro suo padre, anch'esso pittore. A quindici anni si trasferì a Madrid ed entrò nello studio di Carreño de Miranda. Collaborò con Herrera nella decorazione del tempio di Atocha; poi da Madrid andò a Burgos, dopo essere rimasto per qualche tempo a Valladolid, dove si conservano molti suoi lavori. Ritornato a Madrid vi eseguì per il refettorio del convento agostiniano una famosa tela della Cena d'Emmaus, ora distrutta. Dipinse pure nature morte. Il C. è uno dei più importanti artisti della scuola di Madrid della seconda metà del sec. XVII. Influenzato dal Van Dyck e, specialmente, dai Veneziani del '500, dispiega una maniera pittorica larga e luminosa, dal colorito caldo e vibrante. Sue pitture si conservano, oltre che al Prado di Madrid, anche nei Musei di Berlino, Lipsia, Cassel, Darmstadt, ecc.
Bibl.: J. A. Ceán-Bermúdez, Diccionario de los más ilustres profesores de las bellas artes en España, Madrid 1800, I, pp. 311-314; A. Beruete y Moret, The School of Madrid, Londra 1909, pp. 206-314; A. L. Mayer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912.