materno
Si registra, in rima, in Pg XXVI 117 [Arnaldo Daniello] fu miglior fabbro del parlar materno, cioè " migliore artefice del suo volgare " (Porena), che era il provenzale.
Anche in VE I VI 2, D. chiama il volgare maternam locutionem, cioè la lingua naturalis o prima (distinta dalla gramatica, locutio secundaria o artificialis), qua infantes assuefiunt ab assistentibus, cum primitus distinguere voces incipiunt; vel... quam sine omni regula nutricem imitantes accipimus (I 2); al possesso della gramatica, riservato a pochi, si perviene, invece, per spatium temporis et studii assiduitatem (§ 3). V. anche LINGUA.