matha
Istituzione religiosa indiana, nucleo vitale della setta. La fondazione dei primi m., dislocati nei quattro punti cardinali dell’India, si fa risalire al filosofo Shankaracharya (788-820 o 700- 750 ca.): Sringeri a sud, Dwarika a ovest, Badrinath a nord e Puri a est. Ebbero grandissima diffusione soprattutto nell’India meridionale, dove i mathadipati (custodi del m.) acquisirono un’importante funzione anche sociale, essendo a diretto contatto con numerose famiglie di adepti e devoti laici cui dispensavano consigli e ammonimenti, ricevendone donazioni. La simbologia regale collegata al loro comparire in pubblico, per es. nelle processioni, ne sottolineava la ricchezza (spirituale e materiale) nonché il ruolo politico in quanto autorità indipendente, in grado di legittimare il potere di un re sopra-locale. In epoca moderna ai principali m. si interesso il movimento del Vishwa hindu parishad, che vide nei mathadipati i portavoce ufficiali di un induismo collettivizzato e «universale».