Dillon, Matt (propr. Matthew Raymond). - Attore statunitense (n. New Rochelle, New York, 1964). Scoperto da J. Kaplan per Over the edge (Giovani guerrieri, 1979), D. ha girato dieci film tra il 1979 e il 1985, impersonando quasi sempre giovani insofferenti delle regole e sognatori di provincia. F. F. Coppola ne ha fatto una star grazie al ruolo del teppista in The outsiders (I ragazzi della 56ª strada, 1983) e in Rumble fish (Rusty il selvaggio, 1983). Dopo alcune prove mediocri, con maggiori doti interpretative è apparso in due ruoli convincenti: il drogato duro e disperato di Drugstore cowboy (1989) e la vittima delle ambizioni della moglie in To die for (Da morire, 1995). Negli anni Novanta ha privilegiato ruoli da perdente romantico e proletario (Singles, Singles ‒ L'amore è un gioco, 1992; Mr. Wonderful, 1992; Beautiful girls, 1996) sperimentando poi una vena brillante con In & out (1997), One night at McCool's (Un corpo da reato, 2001) e There's something about Mary (Tutti pazzi per Mary, 1998). Ha saputo ironizzare sul suo status di divo in Wild things (Sex crimes ‒ Giochi pericolosi, 1998). Crash (2004) lo ha nuovamente visto protagonista in un film di successo, mentre tra le sue interpretazioni più recenti occorre citare Bad country (Affari di famiglia, 2014), Going in style (Insospettabili sospetti, 2017), The house that Jack built (2018; La casa di Jack, 2019) e Asteroid City (2023).