D'AIELLO, Matteo
Nato in Salerno da Nicola de Agello e Marotta (morta 1173) e fin da fanciullo allevato nel palazzo reale di Palermo. Addetto alla regia cancelleria di Guglielmo I e II sotto la guida di Maione da Bari, di cui seguì la tradizione politica, fu notaro (1156-1162); maestro dei notari e famigliare del re (1163); vice-cancelliere (1169-1189) e infine cancelliere del regno con Tancredi (1190-1193). Dei molti nemici trionfò sempre con accortezza e sagacia; due volte (1160-1167 e 1168) soffrì il carcere, ma tornò sempre al potere. Egli riordinò i libri del catasto feudale e l'azienda finanziaria dello stato; ostacolò il matrimonio di Costanza d'Altavilla con Enrico VI, e, morto Guglielmo II (18 settembre 1189), caldeggiò l'elezione di Tancredi a re di Sicilia. In memoria della prima moglie Sica, morta nel 1171, fondò in Palermo il monastero di S. Maria de Latinis, detta tuttavia del Cancelliere. I suoi figli, Nicola, arcivescovo di Salerno, e Riccardo, dal 1191 conte d'Aiello, furono entrambi vittime di Enrico VI di Svevia.
Bibl.: P. da Eboli, Liber ad honorem Augusti, ed. Siragusa in F.I., Roma 1906, pp. 45, 100, 111-165, 196-199 seg.; Ugo Falcando, La "Historia" Liber de regno Sicilie, ed. G.B. Siragusa, in F.I.S.I., Roma 1897, pp. 28, 43, 45, 49, 81-84, 88 segg.; Romualdo Salernitano, Chronicon, ed. Garufi, in Rerum Ital. Script., VII, i, fasc. 3, Bologna 1928, pp. 253, 257.