Pittore (Borgo S. Sepolcro 1430 circa - Siena 1495). È a Siena già nel 1453. La sua prima opera (Madonna e santi nel museo dell'Opera di Siena, 1460) rivela ricordi assai vivi della pittura umbro-marchigiana, ma perfettamente assimilati ai modi tratti dal tardo Domenico di Bartolo. Successivamente si accosta ai fiorentini, soprattutto al Pollaiolo (si vedano le sue celebri Stragi degli Innocenti: tarsia del pavimento del duomo di Siena, 1481; nella chiesa di S. Agostino di Siena, 1482; nella pinacoteca di Napoli, 1488; in S. Maria dei Servi a Siena, 1491). In altre opere, soprattutto nella serie delle sue Madonne (alcune nella pinacoteca di Siena, altre in collezioni private), caratterizzate da un'estrema raffinatezza lineare e da un colore chiaro e prezioso, di smalto, si ritrova la più genuina tradizione senese.