McCONAUGHEY, Matthew
Attore statunitense, nato a Uvalde (Texas) il 4 novembre 1969. Esordiente nei primi anni Novanta, è a partire dagli anni Dieci del Duemila che McC. ha interpretato una serie di ruoli impegnati, in grado di metterne in evidenza, oltre all’aspetto attraente, la sensibilità di attore e il trasformismo. Nel 2014 ha ottenuto l’Oscar come miglior attore protagonista per Dallas buyers Club (2013) di Jean-Marc Vallée.
Dopo aver esordito in piccoli ruoli, nella seconda metà degli anni Novanta ha cominciato a ottenere le prime parti da protagonista e a lavorare per registi affermati: nel 1997 ha partecipato al film drammatico di ambientazione storica Amistad di Steven Spielberg e ha recitato a fianco di Jodie Foster nel fantascientifico Contact di Robert Zemeckis; l’anno successivo è stato uno dei protagonisti di Newton boys, lavorando per la seconda volta con il regista Richard Linklater; nel 1999 ha ricoperto il ruolo principale in EdTV di Ron Howard, nella parte di un giovane commesso che si ritrova protagonista di un reality show. Nel decennio successivo McC. ha continuato ad apparire di frequente sul grande schermo, spesso, grazie alla sua fisicità piacente, in ruoli da protagonista di commedie sentimentali come The wedding planner (2001;Prima o poi mi sposo) di Adam Shankman, accanto a Jennifer Lopez, o Failure to launch (2006; A casa con i suoi) di Tom Dey, al fianco di Sarah Jessica Parker, o in alcuni film d’azione come Two for the money (2005; Rischio a due), diretto da D.J. Caruso, con Al Pacino. Alla fine del decennio ha prodotto e interpretato come protagonista la commedia in dipendente Surfer, dude (2008) di S.R. Bindler e ha recitato in un’altra commedia romantica, Ghosts of girl friends past (2009; La rivolta delle ex) di Mark Waters, prima di fermarsi per un lungo periodo, durante il quale ha rifiuta to alcune proposte aspettando film più impegnativi e interessanti.
Nel 2011 è apparso infatti in tre ruoli significativi: è un avvocato dai metodi discutibili in The Lincoln lawyer di Brad Furman; protagonista di Bernie, ancora per Linklater, ispirato a un fatto di cronaca nera; ed ex poliziotto divenuto sicario nel noir Killer Joe di William Friedkin. Nei panni di un personaggio a tratti disturbante a tratti grottescamente comico, McC. ha offerto in questo film una performance intensa, che è stata notata dalla critica, la quale lo aveva sin lì etichettato come decorativo sosia del grande Paul Newman, e che avrebbe segnato una vera svolta rispetto ai ruoli precedenti. L’anno successivo la sequenza di personaggi complessi è continuata con l’interpretazione di un giornalista gay in The paperboy di Lee Daniels, di un uomo braccato dalla polizia in Mud di Jeff Nichols e, infine, dell’ambiguo gestore di un club di spogliarello maschile in Magic Mike di Steven Soderbergh, ruolo per cui ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il New York film critics circle award 2012 e il National Society of film critics award 2013 come migliore attore non protagonista. È così che nel 2013, dimagrito più di venti chili, ha ottenuto la parte principale in Dallas buyers Club, film che racconta la trasformazione fisica e mentale di Ron Woodroof, texano omofobo e dedito all’alcol che scopre di essere positivo al virus dell’HIV. Nello stesso anno McC. ha recitato anche in The wolf of Wall street di Martin Scorsese, in un ruolo breve ma rimasto memorabile, quello del broker cocainomane mentore del protagonista. Se il 2013 è stato dunque l’anno della sua consacrazione, quello successivo ha confermato il suo successo: McC. è il protagonista del fantascientifico Interstellar di Christopher Nolan, capace di affrontare lo spazio e i labirinti temporali descritti nel film, e, insieme a Woody Harrelson, attore principale della prima stagione della serie antologica True detective, fenomeno televisivo pluripremiato e acclamato dalla critica. I salti nel tempo su cui la serie è costruita – la narrazione prende le mosse dal 2012 per raccontare eventi avvenuti nel 1995 e poi nel 2002 – permettono a McC., nel ruolo di Rust Cohle, detective scontroso dal passato tormentato, di mostrare le sue notevoli capacità espressive.