TINDAL, Matthew
Deista inglese, nato a Beer Ferrers (Devonshire) probabilmente nel 1653; morto a Oxford nel 1733. Studiò giurisprudenza a Oxford, e nel 1678 vi divenne fellow dell'All souls College. Circa il 1685 si convertì al cattolicismo, ma ridivenne anglicano nel 1687.
Dopo un'attività pubblicistica (Essay of obedience to the Supreme Powers, 1694; Essay of the power of the Magistrate in matters of Religion, 1697; The liberty of the press, 1698), pubblicò anonimo nel 1706 The Rights of the Christian Church against the Romish and all other priests who claim an independent power over it, che, nonostante la condanna, ebbe 4 edizioni fino al 1709; anche la Defence che il T. fece del suo libro venne bruciata. Ma la sua opera principale è Christianity as old as the Creation, or the Gospel a republication of the Religion of Nature (1730), che fu considerata come la Bibbia del deismo inglese. La rivelazione cristiana positiva, ridotta alla sua purezza, non aggiunge nulla alla religione naturale, che Dio ha rivelato fin dall'inizio all'uomo, mediante il solo lume della ragione; pertanto il T. sottopone a un'aspra critica la Bibbia, e in specie l'Antico Testamento. Oggetto di numerose repliche in Inghilterra, quest'opera ebbe vasta influenza, specie in Germania, attraverso la traduzione tedesca (1741).