Teologo (Meckenheim, Bonn, 1835 - Colonia 1888); compiuti gli studî filosofici e teologici nell'Univ. Gregoriana in Roma, fu prof. di dogmatica al seminario di Colonia (1860). Si occupò dei temi fondamentali del cristianesimo, in particolare del problema della grazia: Natur und Gnade (1861); Quid est homo, sive controversiae de statu naturae purae (1862); Die Herrlichkeiten der göttlichen Gnade (1863); scrisse anche lavori di sintesi: Die Mysterien des Christentums (1865); Handbuch der katholischen Dogmatik (4 voll., 1873-87), incompleto. Caratteristica del suo orientamento teologico è il ritorno alle fonti patristiche e l'accentuazione dei problemi del soprannaturale. Ebbe molto rilievo la sua polemica a favore dell'infallibilità pontificia, contro I. Döllinger e J. F. von Schulte.