Järvinen, Matti Henrikki
Finlandia • Tampere, 18 febbraio 1909-Helsinki, 22 luglio 1985 • Specialità: Lancio del giavellotto
Alto 1,86 m per 84 kg. Il più giovane e anche il più famoso dei figli di Verner Järvinen, è considerato il più grande dei tanti giavellottisti che ha avuto la Finlandia. Definito 'buon ginnasta' già all'età di tre anni, attraverso un'intensa pratica sportiva negli anni dell'adolescenza divenne un atleta eclettico. Debuttò nel giavellotto nel 1926 con un risultato sorprendente: 54,26 m. Un infortunio al gomito lo costrinse però a una lunga pausa. Nel 1929, prima stagione di attività piena, giunse a 66,75 m, quanto bastava per ottenere il primo posto nella lista mondiale di quell'anno. Conquistò il primato mondiale nel 1930 con 71,57 m e attraverso molti miglioramenti lo portò a 77,23 m nel 1936. Vinse il titolo olimpico a Los Angeles nel 1932 e quello europeo nel 1934 a Torino, nel secondo caso con un mondiale di 76,66 m. Un altro infortunio, stavolta alla schiena, lo costrinse ad accontentarsi del quinto posto ai Giochi Olimpici del 1936 a Berlino. Perse il mondiale nel 1938 per mano del suo connazionale Yrjö Nikkanen (77,87 m e poi 78,70 m), ma proprio in quell'anno ebbe la meglio nei suoi confronti ai Campionati Europei di Parigi (76,87 m contro 75,00 m). Preso a esempio come modello tecnico dai suoi contemporanei, seppe lanciare a 67,32 m all'età di 40 anni. Fu anche un buon lunghista (7,11 m) e un discreto velocista (11,1″ sui 100 m).