mattia
Con il valore di " stoltezza ", " balordaggine ", questo termine ricorre una sola volta, in If XX 95 prima che la mattia da Casalodi / da Pinamonte inganni ricevesse, con allusione alla dabbenaggine del conte Alberto da Casalodi, signore di Mantova, che fu ingannato e cacciato con i suoi consorti dal ghibellino Pinamonte de' Bonaccolsi: " e però li chiama matti, ché s'accostarono al nimico loro, e fidarsi di lui " (Ottimo) v. MATTERIA.