mattinare
Con costrutto transitivo, per " salutare e lodare con canti di mattutino ", in Pd X 141, nella mirabile perifrasi per indicare l'alba: ne l'ora che la sposa di Dio [la Chiesa] surge / a mattinar lo sposo perché l'ami.
D. " sostituì all'espressione ecclesiastica ‛ dir mattutino ' l'espressione popolare, etimologicamente identica, ‛ mattinare ', che ne estendeva il senso e vi aggiungeva un elemento fantastico di mirabile efficacia e freschezza " (Parodi, in " Bull. " XII [1905] 328). Se l'Ottimo interpreta appunto ‛ dire il mattutino ', qualcuno pensa a ‛ fare... mattinata ' (Lombardi), con allusione alle ‛ mattinate ', cioè ai canti e suoni che fanno gli amanti al mattino davanti alla casa delle loro donne.