maturitade
Ricorre due volte in Cv IV XXVII 3, con riferimento all'adolescenza e alla gioventù, a significare il grado perfetto di sviluppo che ciascuna di queste età può raggiungere: Onde sì come a l'adolescenza dato è, com'è detto di sopra, quello per che a perfezione e a maturitade venire possa, così a la gioventute è data la perfezione, e [a la senettute] la maturitade.
L'integrazione - che è anche nella '21 - con cui gli editori hanno distinto la perfezione, carattere proprio della gioventù, dalla m. a cui perviene soltanto la senettute, non è stata accolta nell'edizione Simonelli.