KAZAKOV, Matvej Fedorovič
Architetto, nato nel 1733, morto a Mosca nel 1812. Di una straordinaria attività, si può dire che nessun edificio venisse innalzato a Mosca all'epoca di Caterina II e Paolo I a cui egli non collaborasse. All'inizio i suoi lavori risentono l'influenza del barocco russo; segnò quindi tutte le fasi del classicismo, sino allo stile impero, ma si formò uno stile proprio (noto sotto il nome di Kazakovskij) che, paragonato al classicismo di Pietroburgo, si rivela più vivo e più intimo, ed è caratteristico per la Mosca del sec. XVIII. Rimangono ancora oscure le origini di alcuni elementi gotico-romantici che compaiono in alcune sue architetture.
La sua opera principale, seppur incompiuta (1788), è il castello di Caricyno presso Mosca. Tracce d'elementi gotici si possono rilevare nel castello di Petrovskij (1775-82) e nel portale del monastero di Čudov, nel Cremlino. Il K. lavorò pure a Kaluga, e a Tula; i principali progetti sono quelli dei castelli di Kaluga, Konikovo e Bulatnikovo. Costruì a Mosca i palazzi Paškov (oggi museo Rumjancev, 1782-84), Razumovskii (1790-93), il castello Petrovskij presso Mosca, l'ospedale Pavlovskij (1802-1807), l'università (ricostruita nel 1816 dal Gilardi), il Senato nel Cremlino, il palazzo della nobiltà (1784), il palazzo del governatore generale (palazzo Cernyšev, oggi dei Soviet), numerose chiese e abitazioni private.
Bibl.: J. E. Bondarenko, L'architetto M. F. K., Mosca 1912 (in russo); H. W., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIX, Lipsia 1926.